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Cronache
Cna Lombadia su lockdown: "Salviamo il Paese dal baratro economico e sociale"

Anche Cna Lombardia esprime forti preoccupazioni per l’allarmante situazione pandemica e per i ritardi organizzativi delle risposte della politica e della pubblica amministrazione.  

“Un nuovo lockdown totale sarebbe economicamente e socialmente insostenibile: andare avanti con rigore, disciplina, rispetto delle normative anti-covid e delle indicazioni medico-sanitarie, a costo di irrigidire controlli e sanzioni per tutti coloro che non usano i dispositivi e favoriscono assembramenti. Ma occorre andare avanti”, questo il primo commento del presidente, Daniele Parolo (nella foto). Su scuola e trasporti pubblici gli errori sono stati troppo gravi. La domanda che ogni giorno migliaia di artigiani e piccoli imprenditori si pongono è come sia possibile correre di nuovo il rischio di chiudere i battenti dopo mesi trascorsi ad attrezzarsi, a definire e ad assumere stili comportamentali conformi a tutela della salute dei lavoratori e dei clienti: manifattura, trasporti, botteghe, ristoranti, pub, parrucchieri, estetisti, tutte le imprese lombarde che rappresentiamo hanno sviluppato misure e spese straordinarie per conformarsi alle linee guida stilate da Governo, parti sociali ed esperti. Proprio per andare avanti. E poi, da settembre, con la riapertura delle scuole, tutto è di nuovo cambiato”, osserva Parolo, che aggiunge: “Il concetto di attività essenziale è scivoloso. Il lavoro è essenziale per tutti. Se un pub attua con rigore le misure anti-Covid evitando in ogni modo gli assembramenti e limitandosi al servizio al tavolo, perché deve chiudere ore ed ore prima del tempo? L’istruzione delle nuove generazioni è la cosa più cara che abbiamo, come cittadini e come imprenditori. Lungi da noi l’idea di sospenderle. Ma perché non si è scelto di sfruttare tutto l’arco della giornata per alleggerire la presenza in aula? Perché non scaglionare cronologicamente le lezioni alleggerendo il trasporto pubblico locale? Perché non integrare le corse dei mezzi pubblici con taxi ed Ncc privati, seriamente in difficoltà e pronti a dare una mano nelle città e nei borghi?”.

Il segretario di Cna Lombardia, Stefano Binda, prova ad abbozzare una diagnosi: “E’ ancora un problema di organizzazione e di buona volontà dei differenti livelli di Governo del Paese di parlarsi tra loro, di coordinarsi, di impegnare davvero la pubblica amministrazione in uno sforzo straordinario che finora è mancato”.

Anche sulla partita del Superbonus e dell’Econobonus in edilizia c’è un tema di semplificazione e di complessità: “L’opportunità è reale -precisa il presidente Parolo- ma se per arrivare a sfruttarla la filiera documentale, tecnica, finanziaria e fiscale è così complessa molti potenziali beneficiari rinunceranno e la montagna partorirà un topolino. Cna Lombardia su questo specifico tema ha definito uno strumento ad hoc, una piattaforma digitale per aiutare le imprese a gestire tutta la fase documentale per sfruttare i benefici del 110 per cento. Noi andremo avanti nel supporto concreto alle imprese, ma anche la PA deve accettare di semplificare alcuni passaggi se non vuole vanificare i nostri sforzi”.

 

 

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