Cronache
Consip, le nuove intercettazioni sono un boomerang per i nemici di Renzi

Se non è un'ossessione, poco ci manca per definire così i quotidiani e...Travagliati attacchi, sferrati al segretario del PD da un giornale "de lotta e de Procura", che si è spinto a stampare le telefonate, private, e che tali sarebbero dovute restare, tra l'ex premier e il padre, don Tiziano Renzi, un attempato cittadino di Rignano Flaminio (FI).
E la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per violazione del segreto istruttorio e per pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale.
Un'intercettazione, che non doveva essere pubblicata ma che merita di essere ascoltata.
Di fronte alle incertezze, alle dimenticanze, alla superficialità di un uomo, che si trova a fronteggiare una situazione più grande di lui, Renzi invita il padre a sforzarsi di ricordare, a non nascondere errori o leggerezze, a dire sempre tutta la verità.
Come ha ben rilevato lo scrittore catanese, Francesco Merlo, nel suo affresco sulla "scena padre" del romanzo del potere, le parole, che Travaglio- dopo aver distrutto nonno B., dimostrandosi con il Cav. molto, forse troppo...Severino-ha stampato, per mettere alle corde l'ex premier, si stanno rivelando un boomerang per i giustizialisti. Ed evince da quella drammatica conversazione il rapporto, tormentato ma forte, tra la declinante autorità patriarcale e l'attacco renziano alla gerontocrazia, familiare, dopo la rottamazione di quella politica bersaniano-dalemiana.
"Chi ha sbagliato pagherà, fino all'ultimo centesimo, comunque si chiami", ha detto Matteo Renzi... Mi sento di condividere la sua speranza che ciò valga anche per chi – tra i giornalisti – ha scambiato la ricerca della verità con una spietata caccia all'uomo.
Molti cronisti dovrebbero domandarsi se non si sia superato il limite.
Travaglio, a mio avviso, ha sbagliato a rendere pubblica l'umana preoccupazione di Renzi che, non da governante ma da figlio, invitò suo padre- difeso, sul "Corriere della Sera", anche dalla nonna del nemico di D'Alema-a non parlare ai pm della mamma. Come i figli, le madri, e le nonne, pure per i big, sono "piezz'e core". Non solo a Napoli. E la tutela della loro privacy dovrebbe essere considerata, da tutti,
un valore e un sentimento da proteggere. Certo, più importante della vendita di un imperdibile (?) volume e del tentativo di "mascariare", con la "macchina del fango", di sallustiana memoria, un odiato, ma giovane e tenace, avversario politico.