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Dj Godzi in stato di alterazione prima della morte, tra testimoni inattendibili e minacce ricevute: tutte le novità dell’inchiesta
Come aveva anticipato Affaritaliani ora spuntano i video dei fatti di Ibiza con protagonista il Dj Godzi

Michele Noschese, DJ Godzi
Dj Godzi, testimoni inattendibili, minacce e nuove rivelazioni sull’inchiesta
Ripartiamo dall’inizio. Domenica 20 maggio un mio caro amico mi chiama, sconvolto, per raccontarmi la storia che vede coinvolto Michele Noschese, giovane Dj napoletano, da dodici anni residente a Ibiza. Il racconto è confuso. Si parla di quattro giorni senza “sonno”, si parla di audio con riferimenti ai gatti dettagliati mentre il suo coinquilino gli chiedeva “dove fosse e di stoppare la musica”, si parla di caos con i vicini impauriti che scappano dinanzi alla furia di Michele, di un coltello, di una ragazza inseguita, addirittura di un poliziotto disarmato mentre la stessa polizia tentava di immobilizzare il ragazzo.
Insomma molte info, tanta confusione. Per rimetter in piedi il puzzle decido di lavorarci, usando le mie fonti, registrando tutti gli audio e le persone che sento al telefono e provo a contattare anche i colleghi sul posto. La prima notizia certa è relativa ai quattro giorni senza “sonno”. Da Ibiza mi parlano subito di droga, festini e una situazione che precipita nel giro di pochi minuti che forse poteva andare diversamente. Per rispetto della famiglia, per non recare dolore, non scrivo quanto detto, ma lascio il “senza sonno” che, non ci vuole un genio, è sinonimo di “troppa adrenalina in corpo e qualcosa che non andava”.
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Pubblico la prima notizia. E parlo per primo dell’esistenza di video. Video fatti dai presenti, video fatti per documentare i fatti, video che poi (come abbiamo anticipato) sarebbero serviti per testimoniare quanto stava accadendo i quegli attimi di terrore e panico scatenati dalla “festa in testa”. Il giorno dopo succede un qualcosa di strano. Prima mi viene detto di parlare con Raffaele, coinquilino e amico di Michele, nonchè amico mio, attraverso amici in comune, abbiamo trascorso qualche serata insieme giocando a carte e giochi di ruolo a Ibiza. Ma l’amicizia è una cosa, il lavoro, soprattutto dinanzi ad argomenti così seri, dinanzi a una vita persa è altro! Che sia chiaro.
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Sento Raffaele e lo faccio con un’altra persona al telefono, una mia testimone e registro quanto detto. Lui smentisce la presenza di una ragazza e addirittura anche la festa. Metto a disposizione l’audio anche a favore dei colleghi del Corriere. Non mi fido. Conosco il ragazzo. So che è di buon cuore. So che è sotto shock. Non mi fido. Continuo a cercare e mi imbatto in un’altra ragazza. Questa volta però non posso citare il nome per accordi presi, ma so che è davvero la super testimone perchè mi spiega tutto al dettaglio e le stesse info date a me, in forma riservata, sono quelle che collimano con le info date alla Guardia Civil. Forse io arrivo un pelo prima di tutti, ma questo è il mio lavoro.
E allora ecco che la storia prende forma: la festa c’era, i giorni senza sonno erano 4, le droghe assunte e presenti in casa diverse e “porzionate”, poi la follia e quegli attimi in cui Michele mi segue la ragazza, scavalca e si ritrova dinanzi al “vecchio” lo abbiamo chiamato così il signor XAVIER, perchè ci siamo attenuti ai patti e abbiamo lasciato che fosse la guardi Civil a comunicare il tutto prima. XAVIER, premessa, era amico di Michele, ma Michele in quel momento non era lui e lo minaccia impugnando un coltello. Lo fa perchè forse impaurito dalla presenza degli uomini in divisa, accorsi perchè chiamati dai vicini per gli schiamazzi quindi già sul luogo. XAVIER, ha problemi cardio vascolari e dinanzi alla furia e allo stato di una situazione che sta per precipitare tra urla e minacce, succede che l’intervento della polizia per immobilizzare il giovane Dj si trasforma nel fine vita di Moschese. Esattamente come abbiamo rivelato noi.
Pubblichiamo l’articolo e il popolo della notte ibizenko, al quale non puoi rovinare l’immagine dicendo: “Sì, c’era della droga e purtroppo la situazione è degenerata” scatena una shitstorm contro di me fatta di minacce e offese di ogni tipo. Lo stesso Raffaele che ha cambiato versioni, quindi non attendibile, mi definisce “Una nullità”. Ma voglio andare oltre e comprendere lo stato confusionale, di certo mi tutelerò da chi mi ha minacciato di morte e questo la dice lunga sullo status di amici che accerchiavano Dj Godzi in quei momenti. Comprensivo si, ma non coglione. Nel mentre risento anche la super testimone che mi ringrazia per non aver svelato la sua identità e mi ringrazia anche a nome della ragazza che era scappata da Michele, poi inseguita dal Dj prima che si imbattesse in XAVIER
Chiedo se avesse voglia di rilasciare un’intervista sia la ragazza che il signore minacciato come si vede nei video, e ripetiamo il concetto di controllare anche il cellulare di Raffaele perchè anche lui ha fatto dei video, anche lui li ha mostrati, raccontati e mandati in giro; ma ci viene detto che c’è un clima di paura, che XAVIER voleva bene a Michele, che non lo denuncerà (ma potrebbe proseguire d’ufficio) che anche il signore in questione ha avuto una perdita importante nella sua vita e non vuole recare altro dolore alla famiglia Noschese.
Il diario de Ibiza dichiara quanto segue: “Gli agenti hanno ricevuto una chiamata per minacce e quando sono arrivati a Santa Eularia hanno trovato "una persona con segni visibili di essere sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Dj Godzi soffriva di allucinazioni ed era saltato a casa del suo anziano vicino, e lo minacciava con un coltello. "Gli agenti hanno cercato di bloccare l'aggressore che a quel punto ha iniziato ad avere convulsioni, secondo le informazioni fornite dalla Guardia Civil. Gli agenti hanno cercato di rianimarlo eseguendo la manovra cardiopolmonare fino all'arrivo dei servizi medici, ma senza successo". Il dj "è morto sul posto", si riferisce nella dichiarazione delle forze dell'ordine.
Inoltre sempre secondo le nostre info ci sarebbe un’altra vicina che avrebbe gridato agli amici di Noschese: "E’ un vostro amico? Perchè non lo fermate invece di fare i video!".. Loro avrebbero risposto che era impossibile. Intanto domenica la salma che è già stata liberata, tornerà in Italia. Il padre del ragazzo ha denunciato come atto dovuto la guardia Civil e si chiede perchè se suo figlio stava male e aveva assunto droga invece di essere stato immobilizzato, doveva essere soccorso. Tutto legittimo soprattutto dinanzi a un dolore non scrivibile a parole. Il corpo di Michele sarà cremato. Ma ribadiamo forse questa vita, questa storia poteva avere un finale diverso. Ma per chi urla: “Questo è un caso come Mario Biondo”; no, questa è un’altra storia.