Elezioni Roma, il feeling Calenda-Crosetto. Tentazione per il centrodestra - Affaritaliani.it

Cronache

Elezioni Roma, il feeling Calenda-Crosetto. Tentazione per il centrodestra

Non ci fosse di mezzo la disciplina militare dei partiti, Guido potrebbe traghettare il suo schieramento verso Carlo

di Alessio Garofoli

Lo strano feeling tra Guido Crosetto e Carlo Calenda non è una novità. Ma ora su twitter è tutto un “cinguettarsi” tra due irregolari di sponde opposte, il conservatore-sovranista di centrodestra e il tecnocrate, "antipatico" e abituato a snocciolare numeri, di centrosinistra. Non è che sotto sotto a Roma Guido voterebbe per Carlo?

Stamattina sul suo account twitter c'erano due cinguettii altrui retwittati da Calenda: entrambi di Crosetto. Uno su Ilva, argomento che è un pallino di Calenda, avendo lui da ministro tenuto a battesimo la gara che la diede ad Arcelor Mittal: in questo Crosetto se la prende col direttore di Domani Stefano Feltri, secondo il quale”l'acciaio non ci serve, ce n'è troppo e costa poco”. Nell'altro, il cuneese ex di Fdi fa un po' di debunking nei confronti di Danilo Toninelli, che “esulta prendendosi il merito di aver tolto Aspi a Benetton. Aspi verrà pagata 8 miliardi. Con meno soldi si sarebbe potuta comprare Atlantia, che di Aspi è proprietaria. Gli unici che hanno qualcosa da festeggiare, sono i Benetton. Ed i loro amici in politica”. Ieri era ancora minuetto, con Calenda a postare una foto degli onnipresenti rifiuti romani in strada, chiosando: “Tutto il giorno a parlare di rifiuti e mi porto pure il lavoro (sotto) a casa”. E Crosetto scherzava: “Sotto casa? Ma non sono i Parioli!!”. 

Sul tema “Calenda pariolino” qualche giorno fa Crosetto aveva scritto: "Alcuni giornalisti cool trattano Calenda con disprezzo, rimarcando le sue origini 'non popolane', come negative. Sono gli stessi che vivono in case elegantissime dei migliori quartieri, serviti da filippini in livrea, e disquisiscono della nuova casa al mare sull’isola x o y". La stima tra i due è cosa non nuova. Un paio di anni fa Calenda, che già evidentemente aveva in testa governi “dei migliori” senza guardare alle appartenenze, era ancora nel Pd e aveva detto di Crosetto: "Lo vedrei bene come governatore del centrosinistra” in Piemonte, perché “trattandosi di una persona capace, supera l'etichetta centrodestra-centrosinistra". Questo giocare tra le linee accomuna i due. Calenda com'è noto è partito dal centro per andare a sinistra e tornare al centro, qualunque cosa oggi significhi, e la sinistra-sinistra non l'ha mai riconosciuto come suo. Crosetto, ex sottosegretario di Fi e tra i fondatori di Fdi, ma antropologicamente più vicino al suo vecchio partito che al nuovo, coltiva amicizie “irregolari”, come quella con l'ex parlamentare del Pd Paola Concia (persona empatica e anche lei per niente “intruppata”, e infatti anche lei è fuori dal Parlamento). Ma un conto è giocare sui social, un altro la disciplina militare dei partiti. Altrimenti, il centrodestra ancora senza un candidato sindaco per Roma, perché i politici non hanno appeal e i non politici si danno alla macchia, potrebbe persino pensare di farsi traghettare da Crosetto verso il leader di Azione.