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I fratelli Menéndez saranno scarcerati. Il giudice: "Hanno diritto a una riduzione della pena"
I due negli Anni '80 uccisero entrambi i genitori e poi spesero decine di migliaia di dollari dell'eredità in pochi giorni. Sono stati condannati all'ergastolo

I fratelli Menéndez dopo aver scontato 35 anni potrebbero uscire dal carcere. Un giudice ritiene che abbiano diritto alla libertà condizionale
Nel 1989 i fratelli Menéndez, Erik e Lyle, uccisero il padre José e la madre Kitty nella loro villa di lusso a Beverly Hills, in California. La loro storia l'anno scorso è diventata una celebre serie TV di Netflix da titolo “Monsters: La storia di Lyle ed Erik Menendez”. I due nel 1996 sono stati condannati all'ergastolo senza possibilità di libertà condizionale ma oggi un giudice di Los Angeles ha ritenuto che i fratelli Menéndez abbiano diritto a una riduzione della pena.
La decisione del tribunale arriva dopo mesi di ricorsi in cui l'avvocato dei fratelli Menéndez ha provato a far cadere l'accusa di omicidio premeditato, che avrebbe portato al loro immediato rilascio. Negli USA è possibile richiedere la libertà condizionale dopo 25 anni di carcere in caso di ergastolo ma Erik e Lyle hanno già trascorso 35 anni in prigione.
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All'epoca del primo processo i fratelli Menéndez avevano motivato l'omicidio dei genitori per il timore di essere uccisi a loro volta. Il padre José, un personaggio importante nel settore musicale, avrebbe fatto di tutto per evitare che venissero a galla gli abusi, anche sessuali, a cui li avrebbe sottoposti per anni. Kitty sarebbe stata compiacente con il marito.
Nel corso degli anni sono state portate dagli avvocati di Erik e Lyle una serie di testimonianze a sostegno della tesi della legittima difesa. Nell'ultimo processo sono state invitate diverse persone, tra cui alcuni membri della famiglia da sempre sostenitori della loro scarcerazione, per confermare che avessero completato il loro percorso di riabilitazione. In carcere Lyle Menéndez si è laureato mentre Erik ha organizzato diverse attività per gli altri detenuti.
In parallelo è stata fatta domanda di grazia al governatore della California, Gavin Newson, che l'ha sottoposta a una commissione per la valutazione. L'udienza è in programma il 13 giugno.