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Garlasco, tensione a Mattino Cinque tra Panicucci e Cataliotti: “Serenità? Dipende dagli atti”. E la conduttrice lo incalza
A Mattino Cinque nuovo confronto sul caso Garlasco tra Federica Panicucci e l’avvocato Cataliotti. Serenità, scontrino, perizie e punti di contatto: cosa è successo in diretta

La puntata di oggi di Mattino Cinque ha riportato il caso Garlasco al centro del dibattito, con un nuovo confronto tra Federica Panicucci e l’avvocato Cataliotti, legale di Andrea Sempio. Un collegamento più disteso rispetto ai precedenti, ma comunque segnato da momenti di tensione e chiarimenti.
Un confronto teso ma più pacato
Panicucci ha aperto ricordando la definizione di “presuntuosa serenità” utilizzata in passato:
«La accompagna ancora?», chiede.
Cataliotti risponde spiegando che la sua serenità riguarda ciò che conosce:
«Sono sereno rispetto allo status quo, ma non conosco i dettagli della procura. Se non so cosa ha l’avversario, è come una partita di poker: se nasconde un poker di assi, devo capire come muovermi».
Scontrino e spostamenti: il nodo che torna sempre
Il tema dello scontrino attribuito a Sempio riemerge subito.
Panicucci domanda se, qualora risultasse falso, potrebbe diventare un indizio.
Cataliotti ribadisce:
«Andrea dice con assoluta certezza che è suo. Se fosse falsa la sua dichiarazione, sarebbe un indizio. Ma non ci sono dubbi».
La conduttrice ricorda le simulazioni dell’inviato Canta sui tempi necessari per raggiungere Vigevano.
Cataliotti riconosce il lavoro svolto, ma sottolinea che anche i loro tecnici stanno verificando:
«Il perito Palmeggiani sta facendo il suo lavoro».
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Perizie e valore giuridico: due piani diversi
Novità dalla difesa: sono previste nuove valutazioni, sia della dottoressa Baldi sia sui possibili “punti di contatto” con materiali già analizzati.
Panicucci incalza:
«Perché cercare punti di contatto se per lei la perizia Albani vale zero?»
Il legale chiarisce:
«Vale zero giuridicamente, non scientificamente. Se la scienza dice che c’è compatibilità statistica con la linea maschile di Sempio, io devo chiedere verifiche sui punti di contatto».
L’influenza dei programmi tv?
Panicucci richiama un’osservazione di un consulente della famiglia Sempio, secondo cui trasmissioni come la loro potrebbero influenzare i giudici.
Cataliotti respinge l’idea:
«Io mi inchino davanti ai giudici, sono personalità illuminate».
La conduttrice risponde:
«Con lo stesso ragionamento, anche dire che “la perizia vale zero” potrebbe influenzare».
Poi riconosce il tono del collegamento:
«La vedo molto tranquillo oggi».
Cataliotti replica:
«Io sono una persona tranquilla, mi piace il contraddittorio. Voglio solo chiarire».
Il nodo Taccia e la frase contestata
Si parla poi della dichiarazione dell’avvocata Taccia: «Sempio sapeva che Marco sarebbe tornato dalla montagna».
Per Cataliotti si tratta di un lapsus:
«Sapeva quando sarebbe partito, non quando sarebbe tornato».
La conduttrice segnala la contraddizione apparente, ma l’avvocato resta fermo:
«Leggete Freddi e Capra: dicono chiaramente che non lo sapeva».
La chiusura: una battuta che riapre il clima
Il collegamento si chiude con un’ultima battuta di Cataliotti:
«Siccome ha capito che sono presuntuoso, la mia opinione rimane questa ed è ancorata agli atti».
Panicucci precisa sorridendo:
«Non ha mai detto di essere presuntuoso. Parlavo della sua “presuntuosa curiosità”, non della persona».
