Cronache
Il Governo salva Uber. La norma inserita nel Ddl "Concorrenza"

Colmare il vuoto normativo sulle app di trasporto dopo la sentenza del Tribunale di Milano che nei giorni scorsi ha messo fuori legge Uber Pop sull'intero territorio nazionale. Questo lo scopo dell'Articolo 3-bis, emendamento al DDL Concorrenza al vaglio della Camera, dedicato ai "servizi tecnologici per la mobilità", che è stato presentato dall'Onorevole del Partito Democratico Sergio Boccadutri.
Il provvedimento - osserva il sito key4biz.it - al comma 1 si rivolge "alle imprese che forniscono servizi remunerati su base commerciale per mettere in connessione mediante una piattaforma tecnologica passeggeri e conducenti interessati, rispettivamente, a richiedere e fornire servizi di autotrasporto non di linea sul territorio nazionale". Con l'obiettivo di definire regole ben precise per sdoganare tali servizi, come appunto quello di Uber Pop, il testo prevede requisiti ben codificati per gli autisti registrati alla piattaforma. Per esempio: fedina penale pulita, patente da almeno tre anni e tetto massimo al servizio di mille ore annue.
Inoltre, secondo il comma 4, è possibile svolgere l'attività "a favore di soggetti titolari di licenza taxi o di autorizzazione di servizio di noleggio con conducente".
Altre garanzie riguardano la sicurezza dei veicoli impiegati che devono essere regolarmente assicurati, immatricolati da non più di dieci anni e di proprietà del conducente stesso o di un parente di primo grado. Il compito di vigilanza spetta alle Regioni presso le quali sono effettuate le registrazioni in stretto raccordo con la piattaforma.