Cronache
L'Italia avvelenata dallo smog. Vertice sindaci-governo per l'emergenza
Il blocco totale di tutti i mezzi a Milano non è servito a nulla. Le targhe alterne a Roma idem. L'emergenza smog rimane altissima in tutta Italia, in attesa della pioggia che con molta probabilità arriverà non prima di venerdì.
Ora il governo e l'Anci stanno studiando interventi coordinati e di maggiore efficacia. Previsto per oggi l'incontro del ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, con presidenti di Regioni, sindaci di grandi città e capo della Protezione civile. Necessario un piano nazionale contro lo smog di medio e lungo termine, visto che i cambiamenti climatici provocheranno stagioni sempre più calde e con meno piogge.
LE PROPOSTE - Tra le proposte del ministro quella di ridurre la velocità in città da 50 a 30 chilometri orari. Abbassare i riscaldamenti negli uffici pubblici e nei centri commerciali. Ma anche spegnere i caminetti. E soprattutto scoraggiare l’uso delle auto. Questi sarebbero i primi punti di un lungo elenco di misure che Galletti oggi porterà al vertice contro lo smog, convocato appunto per fare il punto con gli enti locali sui piani adottati e i risultati ottenuti. Oltre 5 milioni di fondi aggiuntivi serviranno a finanziare iniziative pro mezzi pubblici, come i biglietti "ecologici". E ieri, in una serie di riunioni tecniche, si sono studiate possibilità di finanziamento per nuovi treni e nuovi bus ecologici. Ma il governatore lombardo, Roberto Maroni, attacca: "Servono 2 miliardi".
I DATI - A Milano dopo il secondo giorno consecutivo di blocco del traffico a Milano le concentrazione di Pm10 non diminuiscono, anzi aumentano rispetto al giorno prima e in tutte le centraline di rilevamento i dati sono superiori al limite di 50 microgrammi. Nella centralina di Milano Verziere, nel centro della città, il valore registrato ieri è stato di 75 microgrammi per metro cubo, il giorno prima era di di 60. Non va meglio nell'area dell'hinterland milanese dove con il record a Busto Arsizio con 138 microgrammi, Arese arriva a 113, Meda 76. Monza 93, Vimercate 98.
Secondo i dati forniti dall'Arpa Lazio, invece, a fronte di un limite di legge per le pm10 di 50 ug/m3, si sono registrati valori nettamente superiori. Oggi secondo giorno di blocco a Milano e a Roma ferme le targhe pari ma nella capitale ben 11 centraline di rilevamento su 13 hanno registrato il superamento del livello consentito di polveri sottili: Preneste (67 microgrammi per metro cubo), Francia (58), Magna Grecia (56), Cinecittà (92), Villa ada (53), Cavaliere (66), Fermi (51), Bufalotta (59), Cipro (57), Tiburtina (76) e Arenula (58). Nella centralina di Milano Pascal il livello è salito da 57 microgrammi al metro cubo a 67, a Senato il livello è passato da 63 a 66 mentre è rimasto stabile a 60 a Verziere.