Cronache
Liliana Resinovich si è suicidata. Quei 19 giorni di buco dalla scomparsa





La Procura chiude il caso. La donna sarebbe morta per asfissia, legandosi al collo due buste di nylon e infilandosi in due sacchi neri della spazzatura
Liliana Resinovich, troppe cose non tornano: una morte tremenda
Il caso sulla morte di Liliana Resinovich è chiuso. Per i consulenti della Procura di Trieste la donna si è suicidata. Il decesso sarebbe avvenuto 19 giorni dopo la scomparsa e due o tre prima del ritrovamento del corpo senza vita in un boschetto nella periferia di Trieste il 5 gennaio scorso. L’anticipazione - si legge sul Corriere della Sera - è dell’agenzia Adnkronos che attribuisce la conclusione ai consulenti della Procura di Trieste. "Non faccio commenti su un documento che non è ancora stato depositato», taglia corto il procuratore di Trieste, Antonio De Nicolo. Escluse dunque tutte le altre piste, ma sono troppe le cose che non tornano, che ha fatto nei 19 giorni che sono passati dalla scomparsa al decesso?
Liliana sarebbe morta per asfissia, Il ritrovamento del corpo non ha chiarito le cause della morte, anche perché è stata ritrovata in una insolita situazione, con due sacchetti uno dentro l'altro del tipo trasparente per alimenti intorno alla testa e stretti (non troppo) alla gola. Tutto il corpo invece era chiuso in due grandi sacchi di quelli utilizzati per i rifiuti, uno infilato dall'alto, uno dal basso. Era in posizione fetale, rannicchiata, con le mani incrociate sulla felpa.