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Morte 57enne a Olbia, svolta sul caso. Il sindacato di Polizia: "Non è stato ucciso dal taser, chiedete scusa"
La nota di Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp

Olbia, Coisp: "Taser non ha ucciso, detrattori forze ordine chiedano scusa"
“Ancora una volta i fatti parlano chiaro e smentiscono le solite accuse superficiali e pretestuose: l’autopsia sul corpo del 57enne di Olbia ha escluso categoricamente che la causa del decesso sia stata la scarica del taser utilizzato dai carabinieri. Si è trattato di un infarto, verosimilmente aggravato dall’assunzione di sostanze stupefacenti e da un quadro clinico già compromesso. Eppure, come sempre accade in questi casi, non sono mancati i soliti detrattori e mistificatori, pronti a puntare il dito contro le Forze dell’Ordine senza alcuna competenza tecnica né rispetto per la realtà operativa". Lo dichiara in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp.
"Ci sono persone che appena vedono una divisa emettono immediatamente un verdetto di condanna, senza aspettare di conoscere i fatti, senza comprendere il contesto, senza tenere conto delle perizie tecniche: per loro le Forze dell’Ordine hanno sempre torto. È un pregiudizio ideologico che non ha nulla a che fare con la ricerca della verità ed è per questo che ora dovrebbero chiedere scusa, non solo ai due carabinieri coinvolti, ma anche a tutte le donne e gli uomini in divisa che ogni giorno rischiano la vita per garantire sicurezza. Il taser - prosegue Pianese - si conferma ancora una volta uno strumento efficace, sicuro e indispensabile per gestire situazioni ad alto rischio senza ricorrere a mezzi ben più lesivi, e chi continua a screditarlo per ideologia o per ignoranza di fatto vuole ostacolare la tutela degli operatori e dei cittadini stessi. Basta processi mediatici basati sul nulla: chi vuole davvero parlare di sicurezza abbia almeno l’onestà di farlo partendo dai fatti”.