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Cronache
No Vax morti per Covid, clisteri di candeggina pur di non vaccinarsi
(fonte LaPresse)

L'Austria ha deciso per lockdown, vaccino obbligatorio e multa di oltre 7mila euro per chi trasgredisce, mentre un leader No Vax è morto di Covid dopo aver provato a "curarsi" con la candeggina 

Uno dei più noti leader No Vax dell'Austria, Johann Biacsics, è morto di Covid a casa sua, dopo aver rifutato il ricovero in ospedale. La sua situazione era precipitata fino a non riuscire più a respirare, ma l'uomo ha comunque deciso di rifiutare le cure e tornare a casa, dove si è sottoposto a dei trattamenti autoprescritti a base di biossido di cloro, una sostanza simile alla candeggina, spesso impiegata per clisteri e bevande nella falsa convinzione che combatta il coronavirus.

Da fine ottobre, il 65enne Biacsics era stato sempre peggio: diarrea, febbre, tosse e continuava a risultare positivo ai tamponi. Nonostante questo, la sua famiglia è ancora convinta che non sia morto di Covid. Ma perché questa ostinazione nel voler negare l'evidenza da parte dei No Vax?

Gli esperti sono divisi, tra chi pensa che siano paure e insicurezze dettate dall'ignoranza (e in quest'ottica, quindi, che i No Vax possano essere aiutati a capire e vaccinarsi) e chi crede che dietro alle ideologie No Vax ci siano invece tracotanza e logiche di potere manovrati da interessi politici (per esempio alcuni leader delle rivolte No Green Pass che avanzano dubbi su efficacia e sicurezza del siero sono comunque provvisti di Green Pass per vaccinati).  

Contagi in aumento in Italia

La cosa certa è che, tra una polemica e l'altra, contagi e ricoveri continuano ad aumentare e, in proporzione, soprattutto tra i non vaccinati. "Siamo tutti molto stanchi e anche arrabbiati" si è sfogato pochi giorni fa Francesco Canale, direttore sanitario dell'ospedale Galliera di Genova, su La Stampa, dopo che un paziente oncologico in chemioterapia non ha trovato posto per ricevere le cure in reparto, ormai occupato dai pazienti Covid, prevalentemente non vaccinati. “I No Vax ci costano troppo, le manifestazioni vanno vietate”, gli fa eco sul Corriere della Sera il primario del reparto di Terapia Intensiva del Papa Giovanni XXIII di Bergamo. 

Nel frattempo le manifestazioni No Vax e No Green Pass continuano in diverse parti del globo, nonostante il contagio colpisca sempre più di frequente i loro leader. In Italia, solo di recente, le cronache hanno registrato il contagio per Covid di Fabio Tuiach (leggi qui), l'ex consigliere comunale vicino all'estrema destra (licenziato perché manifestava contro il governo mentre si dichiarava a casa in malattia), della vicequestore Nunzia Alessandra Schilirò (qui) e del leader del gruppo No Vax Norimberga 2, Lorenzo Damiano (qui), ricoverato in terapia sub-intensiva dopo aver contratto il Covid durante un pellegrinaggio a Medjugorje. Ma questi sono solo i nomi più famosi. Basta cercare su Google "no vax morto" e l'elenco delle notizie è quasi infinito.

Di recente, a Trieste è morto di Covid Igor Devetak, 50enne imprenditore che cercava di curare da solo il virus a casa propria senza essersi vaccinato. A Tolentino, Lauro Cappellacci, 72enne candidato sindaco col Partito Comunista alle ultime amministrative, è morto di Covid dopo aver scelto di non vaccinarsi. A Rimini, il No Vax Giuseppe D'Auria è morto di Covid dopo aver rifiutato il ricovero

Sempre di recente, gli Usa sono stati scossi dalla morte di Bob Enyart, conduttore radiofonico di destra che esortava i suoi ascoltatori a boicottare i vaccini anti-Covid, sostenendo teorie complottistiche e fake news ("sono stati testati su feti di bambini morti").

Vaccino obbligatorio e cure a spese dei No Vax

Ma il problema non è solo italiano, anzi. Per arginarlo, l'Austria, prima in Europa, ha introdotto l'obbligo di vaccinazione (qui la notizia) e una multa di oltre 7mila euro per i trasgressori, con la Germania pronta a seguirla (ne parliamo qui)Singapore, dall'8 dicembre, farà pagare le spese mediche e ospedaliere a chi non si vaccina per scelta e si ammala di Covid-19, proposta avanzata anche in Italia.

Qualcun altro, invece, ha scelto di non curare chi crede che "il vaccino sia una pericolosa arma in mano alle multinazionali del farmaco con la connivenza di noi medici di medicina generale", come ha scritto Amedeo Giorgetti, medico di famiglia di Recanati, che ha esortato chi gli muove queste accuse a "cambiare ambulatorio", come aveva fatto anche il dott. Valentine in Alabama già questa estate (leggi qui).

LEGGI ANCHE: Covid, variante Omicron forse è la svolta positiva. Stop al terrorismo"
 

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