Italia spaccata in due per il meteo, Sottocorona ad Affari: "Punte di 45 gradi al Sud? No, ecco la verità sulle temperature record" - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 15:01

Italia spaccata in due per il meteo, Sottocorona ad Affari: "Punte di 45 gradi al Sud? No, ecco la verità sulle temperature record"

Il meteorologo Paolo Sottocorona smonta gli allarmismi in rete e spiega che cosa sta accadendo davvero: “I 45°C di cui si sente parlare? Sono solo esagerazioni”

di Federica Leccese

“Non ci sono 45 gradi”: Sottocorona ad Affari smentisce le temperature record e spiega perché l’Italia sembra divisa in due

Nord sotto i temporali, Sud rovente. Ma quanto è anomala davvero questa estate 2025? Lo abbiamo chiesto a Paolo Sottocorona, meteorologo e volto storico della divulgazione scientifica italiana, che ai nostri microfoni ha fatto chiarezza su ciò che sta accadendo, mettendo in discussione gli allarmismi diffusi in rete e riportando l’attenzione sui dati reali. 

“Non è un’anomalia in sé” – dichiara Sottocorona- Il Nord è più esposto alle perturbazioni atlantiche, che portano instabilità e temporali, mentre il Sud resta spesso sotto l’influenza dell’alta pressione, con tempo stabile e temperature elevate. Questa differenza è strutturale e avviene in tutte le stagioni, non solo d’estate. Quanto ai 45°C di cui si sente parlare, sono esagerazioni -continua Sottocorona- non ci sono stati, e difficilmente si vedranno nei prossimi giorni. Spesso si parla di "temperature percepite", ma bisogna essere chiari: percepire non significa che quei valori esistano davvero. Dire “si soffre come se fossero 45°C” è scorretto e crea solo allarmismo. L'informazione deve essere precisa, altrimenti diventa spettacolo”.

Riguardo agli effetti del caldo sulla salute, il meteorologo precisa: “Il caldo intenso è un sovraccarico per il nostro organismo, come portare uno zaino pesante: ci si affatica di più, si riduce la capacità fisica, e il corpo è soggetto a maggiore stress. Le fasce più vulnerabili sono ovviamente le persone anziane, chi ha problemi cardiovascolari o respiratori, ma anche soggetti giovani e sani possono risentirne. Detto questo, bisogna anche evitare l’allarmismo mediatico: se una persona si ricovera per disidratazione in una giornata 'normale', nessuno ne parla. Se succede durante un’ondata di caldo, diventa un titolo. I numeri vanno sempre contestualizzati, senza sminuire il rischio ma nemmeno enfatizzandolo inutilmente”. 

Sul legame tra cambiamento climatico e le temperature registrate, Sottocorona sottolinea: “Situazioni estreme ci sono sempre state, ma oggi la frequenza e l’intensità sono maggiori. Possiamo dire che l’80% delle dinamiche meteorologiche è “normale”, ma un 20% è anomalo, ed è attribuibile in larga parte al cambiamento climatico. E non colpisce ovunque allo stesso modo - precisa il meteorologo- L’aumento medio globale di temperatura è di circa +1,5°C, ma in alcune zone – come l’Europa meridionale e l’area mediterranea – si sfiorano i +2,5°C. Qui, quindi, gli effetti sono più forti: ondate di calore più frequenti, meno freddo in inverno, maggiore instabilità. Non è una situazione lineare, e non durerà così per sempre – continua - ma oggi il cambiamento climatico si sente in modo particolarmente intenso proprio in Italia. Non è una teoria, è la realtà registrata mese dopo mese: gennaio, febbraio, marzo sono stati i più caldi mai registrati. E non è solo il caldo estivo: anche gli inverni sono sempre meno freddi”, conclude il meteorologo Sottocorona. 

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