Regeni, al via il vertice Italia-Egitto - Affaritaliani.it

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Regeni, ancora tensione dopo il vertice Italia-Egitto

Ancora tensione dopo il vertice Italia-Egitto sul caso Regeni

Un aggiornamento dell'attivita' investigativa svolta successivamente al 14 marzo scorso, quando il capo della Procura di Roma Giuseppe Pignatone e il pm Sergio Colaiocco incontrarono al Cairo il Procuratore Generale della Repubblica Araba d'Egitto Ahmed Nabil Sadeq: si e' limitata a questo oggi la delegazione egiziana in occasione del vertice organizzato alla Scuola di polizia di via Guido Reni, al Flaminio, con i magistrati romani, i responsabili di Sco e Ros, che indagano sull'omicidio del ricercatore Giulio Regeni.

In Procura bocche cucite sul contenuto della documentazione illustrata dalla controparte egiziana. Stando a quanto si e' appreso, inquirenti e investigatori italiani hanno messo a disposizione le conclusioni dell'autopsia eseguita sul 28enne ricercatore di origine friulana e i dati emersi dall'analisi tecnica del suo personal computer. I risultati del vertice saranno ufficializzati domani, con una nota congiunta, alla fine dei lavori.

Editoriale al Quds, accusare Shalabi per scagionare altri - Attribuire la responsabilita' dell'omicidio di Giulio Regeni al generale Khaled Shalabi, il funzionario della polizia di Giza che per primo ha condotto le indagini preliminari sull'uccisione del ricercatore italiano, e' "l'unico scenario che resta al governo del Cairo per scagionare le piu' alte autorita'": e' quanto si legge in un editoriale sul quotidiano panarabo edito a Londra al Quds al Arabi, in risposta alle rivelazioni dei quotidiani italiani sul presunto coinvolgimento degli apparati di sicurezza dell'Egitto nella tortura e nell'omicidio del ricercatore italiano, dopo aver informato il presidente egiziano e un suo consigliere. "L'Italia e' determinata a spingere il percorso delle indagini verso una direzione logica, facendo pressione sulle autorita' di sicurezza egiziane fino all'ammissione delle sue responsabilita' per l'uccisione del ricercatore", si legge nell'editoriale. "Alla luce di questi sviluppi, attribuire responsabilita' al generale Shalabi potrebbe essere l'unico scenario che resta per il governo del Cairo al fine di scagionare le autorita' piu' alte dalle accuse", conclude il quotidiano.