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Cronache
Sandro Veronesi e la bislacca proposta di far salire i Vip in barcone
LaPresse

È di oggi in prima pagina sul Corriere della Sera, una strampalata lettera dello scrittore Sandro Veronesi indirizzata a Roberto Saviano. La lettera è quasi una sorta di documento fondativo di una “internazionale dei corpi vip” -con un casereccio azzardo alla Michel Foucault- che avrebbe, secondo le intenzioni dello scrittore, il compito di “metterci i corpi” nella diatriba dei barconi con i migranti e cioè salire fisicamente, per primi lui e Saviano, su un barcone delle Ong per dimostrare solidarietà alla causa.

Ma Veronesi non si limita ad inguaiare Saviano e cita altri nomi di possibili Vip da imbarcare fisicamente: Totti, Checco Zalone, Claudio Baglioni, Federica Pellegrini, Jovanotti, Celentano, Monica Bellucci, Chiara Ferragni (che allatta), Giorgio Armani.

Todos a largo di Malta -dice Veronesi-, per combattere contro Salvini e il governo che vuole fare pressione su La Valletta e Macron utilizzando appunto i migranti.

Chissà che ne penserà Ilary Blasi o la scorta di Saviano (che dovrebbe essere imbarcata, immaginiamo) o i tanti parenti, amici e partner in attesa di condividere le loro vacanze nelle ville dei vip multimilionari.

Questa lettera spiega molte cose, non solo per l’irritualità della bislacca proposta, ma per il fastidio che in genere provoca nel lettore che ricco non è, ma non è neppure abbiente, ed anzi fa molta fatica a sbarcare il lunario (e sono molti in Italia in queste condizioni

E spiega anche la vera causa della vittoria a livello mondiale dei cosiddetti populisti, che non è da ricercarsi solo nella loro ideologia o proposta politica, ma anche, e soprattutto, nella reazione che scatenano i radical chic nella popolazione di qualsiasi nazione.

Dalle risate sguaiate di una Hilary Clinton milionaria in dollari, alle ridicole perorazioni ai poveri di una Michelle Obama ultrafirmata dai suoi orticelli sul fiume Potomac, a Washington, i ricchi  e potenti che si schierano con i poveri sono il maggior regalo che possano fare ad ogni conservatore ed ad ogni (cosiddetto) reazionario.

Ma nonostante questo continuano, tanto da far pensare quasi ad una sorta di patto.

Quelli nostrani poi sono tra i più attivi a livello mondiale a perorare ogni causa della sinistra radical chic.

Sono noti i casi di Asia Argento, Cecilia Strada, Laura Boldrini, Gad Lerner e tutta la compagnia dalle magliette rosse e di riviste arcobalenate, come Rolling Stone.

Il Tempo, pochi giorni fa, ha voluto fare un sondaggio tra i vip famosi che avevano espresso il loro consenso pro migranti per capire quanti poi, alle prove dei fatti, ne avrebbero ospitato almeno uno in casa loro per un tempo limitato. Detto fatto i giornalisti si sono spacciati gagliardamente per una delle mitiche Ong, l’inventata Oper Blue Sea.

Risultati sconvolgenti: solo 4 su 100  dei vip interpellati telefonicamente, si sono dichiarati disponibili a farlo.

I quattro che hanno accettato e a cui fa resa giusta gloria sono: Stefano Fassina, Irene Bignardi, Erri De Luca e Paolo Cento.

L’elenco dei no, riporta sempre Il Tempo, è molto lungo e comprende  a vario titolo di risposta (“casa piccola”, “sto fuori Italia”, “Non voglio estranei per casa”): Gad Lerner, Linus, Ennio Capasa, Marco D’Amore, Costantino Della Gherardesca, Massimo Coppola, David Parenzo, Nicola La Torre, Emanuele Fiano, Esterino Montino, Leo Gullotta, Pupi Avati, Piero Fassino, David Parenzo, Giuseppe Fioroni, Cesare Damiano, Nicola La Torre, Costantino della Gherardesca, Giancarlo Magalli, Valeria Fedeli, Massimo Cacciari, Beatrice Lorenzin e tanti altri.

 

 

 

 

Tags:
sandro veronesiroberto saviano
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