Cronache
Scuola, si riparte nel caos. Prof in rivolta e allarme crolli
Si parla tanto di Buona Scuola ma l'anno scolastico comincia tra mille problemi, sempre gli stessi. Dopo la rivolta dei docenti c'è anche la situazione degli edifici: 31 mila sono a rischio crollo. La situazione è sempre molto calda tra gli insegnanti e il governo, con i primi che minacciano blocchi e boicottaggi dell'attività dopo le polemiche degli scorsi mesi sulla riforma del governo e la spinosa vicenda delle cattedre asegnate online la scorsa settimana.
Il maxi piano di assunzioni per ora non produrrà gli effetti sperati. Saranno almeno 50 mila i supplenti in cattedra quest’anno: altro che fine della supplentite, come avevano assicurato il premier Matteo Renzi e la ministra dell’Istruzione Stefania Giannini. In aggiunta, la Gilda Insegnanti continua a denunciare la mancata trasparenza nelle procedure di assegnazione delle cattedre e centinaia di insegnanti si lamentano perché saranno costretti a lunghi e scomodi spostamenti fuori regione, pena l'esclusione.
Ma ora scatta anche un altro allarme che rende ancora più sbiadita l'espressione "Buona Scuola": si tratta della situazione infrastrutturale dei nostri edifici scolastici. I geologi italiani hanno provato a giocare d'anticipo e a richiamare l'attenzione sui punti critici della prevenzione sismica, ma anche del rischio idrogeologico. Secondo i numeri contenuti nel rapporto (del quale rende conto Il Giornale) ci sono 24 mila edifici a rischio sismico ai quali vanno anche aggiunti i 7.100 esposti a disastri idrogeologici, ovvero frane e allagamenti. Ma la prevenzione, si sa, non abita da noi. E la chiamano Buona Scuola.