Cronache
Sgarbi multato in Svizzera si scaglia contro la polizia: "Accuse infamanti"

Il critico d'arte è stato fermato dalla polizia alla dogana Chiasso-Brogeda per aver superato le auto in fila usando il dispositivo d'emergenza
Vittorio Sgarbi multato in Svizzera, la difesa del critico
Vittorio Sgarbi è su tutte le furie: il deputato del gruppo misto ha presentato un esposto alla magistratura per le gravi e infamanti accuse della Polizia svizzera secondo cui il parlamentare nei pressi del confine con l'Italia (ritornando da Locarno) avrebbe utilizzato una corsia preferenziale e tenuto acceso il lampeggiante blu.
"Ai compiaciuti pettegoli - dichiara il deputato - voglio dire che non mollo rispetto ai miei diritti per i quali io non ho compiuto nulla di quello che mi viene attribuito dalla polizia svizzera. Non guidavo l'auto, era guidata da un agente di PS che ha autonomia di scelte rispetto alla mia sicurezza personale. L'agente non ha superato nessuno, non era su una corsia preferenziale ma sulla normale corsia di destra, peraltro libera".
Vittorio Sgarbi multato in Svizzera presenta un esposto alla magistratura
"Il mio ruolo è chiarito nell'esposto del mio avvocato che chiama in causa la polizia cantonale per avermi esposto, fermandomi senza motivo, tenendomi in stato di fermo e intimandomi, peraltro, di non scendere dall'auto, a rischi che, peraltro, proprio a seguito delle loro false e infamanti accuse, si sono subito manifestati con nuove minacce, soprattutto sui social, interrompendo di fatto quella tutela che è stata decisa non da me ma dal ministero dell'Interno a seguito di una serie di minacce di mafia, che non si capisce perché si dovrebbero ritenere 'sospese' in territorio svizzero".