Tredicenne, naso rotto da coetanee per borsa arcobaleno. "Devi bruciare viva"
"Mi hanno detto cagna, lesbica schifosa. Sono stata inseguita e picchiata con calci e pugni"
Tredicenne, naso rotto da coetanee per borsa arcobaleno. "Devi bruciare viva"
Terribile episodio di violenza in una scuola media di Torino, nel penultimo giorno prima delle vacanze. Una 13enne è stata pesantemente picchiata da un gruppo di coetanee perchè indossava una borsa arcobaleno, simbolo della lotta all'omofobia. Calci, pugni e naso spaccato con una violenza incredibile. "Mi hanno chiamata cagna. Mi hanno detto - spiega la giovane vittima alla Stampa - che dovevo bruciare viva, io e le mie amiche. Ci hanno urlato che siamo delle lesbiche schifose e un sacco di altre cose". Quelle due o tre che provocavano, Eva e la sua amica del cuore le hanno lasciate dire. Poi hanno reagito, a parole: "Stai zitta, nana". E se ne sono andate. Le hanno inseguite. Strada dopo strada, cantone dopo cantone, Prima le botte, poi un colpo con lo zaino, infine un pugno, oppure una gomitata piena faccia, che le ha fratturato il naso: «lesbiche, cagne...».
L’amica è stata presa a schiaffi. Poi - prosegue la Stampa - si sono girate e se ne sono andate. Eva parla di episodi non isolati e li racconta mentre con la mamma sta seduta nel pronto soccorso. «All’uscita ci sono spesso dei ragazzi di altre scuole, che hanno amici che frequentano la Rosselli. Sono aggressivi. Qualche giorno fa facevano commenti omofobi, forse anche razzisti» racconta. A scuola se n’era parlato. Era diventato un caso. Eva, cresciuta con una mamma che le ha insegnato a dire no a tutto questo, ne aveva parlato con le amiche. Qualche giorno dopo quei ragazzi erano tornati. Avevano bruciato in strada volantini e bandiere arcobaleno. Facevano i bulli. Se la prendevano con tutti.
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