A- A+
Cronache
Padre ucciso, moglie: "Salva grazie a mio figlio", no attenuanti, ecco perchè

Uccise il padre per difendere la madre. Lei: "Mi ha salvato la vita"

Alex Pompa, un ragazzo di 20 anni della provincia di Torino, il 30 aprile 2020 ha commesso un omicidio. Trentaquattro coltellate al padre per difendere la madre. Ieri il pm ha formulato la sua richiesta al giudice. Lo ha fatto - si legge sul Corriere della Sera - «consapevolmente», perché non vi era alcuna «situazione di pericolo». Ha avuto una reazione «spropositata a una minaccia insussistente». Il magistrato ha chiesto la condanna per omicidio volontario, escludendo l’ipotesi della legittima difesa: «Sono costretto a chiedere 14 anni». "Mio figlio mi ha salvato la vita: se io e suo fratello Loris siamo qui, è per lui. Dopo tutto quello che abbiamo subito, pensare possa essere condannato a 14 anni mi fa star male: ha già scontato la sua pena crescendo con un padre violento". Maria Cutaia guarda il figlio minore Alex e ancora una volta gli ripete che «non ha colpa di quanto accaduto».

Francesco Centonze, docente di Diritto penale dell'Università Cattolica prova a far chiarezza sull'argomento dal punto di vista giuridico. «La pena per l’omicidio volontario - spiega al Corriere - è di 21 anni, ma il patricidio comporta l’ergastolo. Al momento dell’omicidio, per il pm Pompa era parzialmente capace di intendere e di voler. Potrebbe ottenere uno sconto: così si arriva ai 14 anni. Per il patricidio, considerato reato molto grave, non ci sono le attenuanti generiche".

Iscriviti alla newsletter
Tags:
alex pompacronache torinoomicidio padre torinopatricidiouccise padre per salvare madreuccise padre richiesta 14 anni
Iscriviti al nostro canale WhatsApp





in evidenza
Tra gli uomini più invidiati del momento: ecco chi è il marito manager di Annalisa

Ritratto di Francesco Muglia

Tra gli uomini più invidiati del momento: ecco chi è il marito manager di Annalisa


in vetrina
Affari in rete

Affari in rete





motori
Renault avvia colloqui tecnologici con Li Auto e Xiaomi in Cina

Renault avvia colloqui tecnologici con Li Auto e Xiaomi in Cina

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.