Cronache
Tsunami Indonesia: corsa contro il tempo per soccorrere gli sfollati
Indonesia: tsunami, centinaia di morti. Salvato bimbo intrappolato per 12 ore in auto
INDONESIA: OXFAM, CORSA CONTRO IL TEMPO PER SOCCORRERE GLI SFOLLATI
Oxfam in una nota riferisce di essere al lavoro in queste ore in una corsa contro il tempo per soccorrere la popolazione colpita dal devastante tsunami che si è abbattuto sullo stretto della Sonda tra Giava e Sumatra in Indonesia il 22 dicembre scorso, causando oltre 370 vittime, più di 1500 feriti, 128 dispersi e oltre 11 mila sfollati. Stando agli ultimi dati. Anche se la tragica conta delle vittime continua a crescere ora dopo ora, data la devastazione causata sulle città costiere, ridotte in macerie. Le comunità che vivono sulla costa dello Stretto hanno subito gli effetti più devastanti dello tsunami, causato dalle frane sottomarine seguite a un'eruzione ad Anak Krakatau. Mentre sale l'allarme per la possibilità di un nuovo Tsunami, dopo che ieri ci sono state nuove eruzioni, con le zone circostanti ancora immerse nel fumo e nella cenere.
Oxfam - che ha già soccorso dallo scorso ottobre 100mila persone nell'isola di Sulawesi - è in queste ore sul terreno per portare agli sfollati, beni di prima necessità, soprattutto kit e servizi igienico-sanitari, acqua pulita e coperte, e valutare i danni complessivi in accordo con le autorità indonesiane. ''Ad appena tre mesi dal terremoto che ha colpito Sulawesi, causando più di 4000 tra morti e dispersi e centinaia di migliaia di sfollati, le comunità indonesiane sono di nuovo di fronte a un ennesimo mortale disastro. - ha detto Roberto Barbieri, direttore generale di Oxfam Italia - Il bilancio delle vittime sembra purtroppo destinato a salire ancora. In questo momento i sopravvissuti hanno paura di un nuovo tsunami, mentre cercano notizie dei dispersi. Migliaia di persone sono in campi di fortuna e hanno urgente bisogno di cibo, acqua pulita e servizi igienico-sanitari. Soprattutto donne e bambini. I nostri team, mentre stanno valutando l'entità dei danni, sono già al lavoro, in collaborazione con i nostri partner locali, per soccorrere i sopravvissuti. In questo momento l'aiuto di ciascuno può fare la differenza''.
INDONESIA: SI AGGRAVA BILANCIO TSUNAMI, I MORTI SONO OLTRE 370
Si aggrava il bilancio delle vittime dello tsunami che sabato notte ha colpito la punta meridionale di Sumatra e la costa occidentale di Giava. Le autorità indonesiane riferiscono che al momento i morti accertati sono 373, mentre i feriti sono 1.500 e i dispersi 128. Migliaia di poliziotti e militari, insieme ai volontari della Croce Rossa e di altre organizzazioni sono stati inviati nelle zone più colpite, per aiutare i superstiti e recuperare i corpi delle vittime.
Indonesia: tsunami, salvato bimbo intrappolato per 12 ore in auto
Miracolo nell'Indonesia colpita dal devastante tsunami: un bimbo di 5 anni, Ali, e' stato salvato dopo essere rimasto per 12 ore nell'auto intrappolata sotto gli alberi caduti. Come ha raccontato un poliziotto su Instagram, i soccorritori si sono avvicinati alle macerie e hanno cominciato a rimuovere rami e altri detriti dall'auto quando alla luce delle torce hanno visto la faccia del piccolo che piangeva disperato. Sopravvissuto alla furia degli elementi, sporco di fango e terrorizzato, Ali e' stato tirato fuori dall'auto mentre la folla attonita scattava foto. Non e' chiaro, riferisce il Daily Mail, se insieme a lui nell'auto ci fosse qualche altro sopravvissuto.
Tsunami in Indonesia, si rischiano altre onde anomale
Uno tsunami innescato da un'eruzione vulcanica ha investito l'Indonesia, nello stretto della Sonda tra le isole di Giava e Sumatra, causando centinaia di vittime. Il bilancio provvisorio delle onde anomale alte fino a 20 metri e' di 222 morti, 843 feriti e una trentina di dispersi, ma il presidente Joko Widodo ha avvertito che e' destinato ad aggravarsi sensibilmente anche perche' per molte localita' non ci sono ancora dati. E il rischio di un nuovo tsunami resta elevato, tanto che i residenti della costa vicino al vulcano Anak Krakatau sono stati avvisati di stare lontani dalle spiagge. "Il rischio di tsunami nello Stretto della Sonda rimarra' alto fino a quando il vulcano e' nella sua fase attuale, che e' probabile inneschi ulteriori smottamenti sottomarini", dicono gli esperti, "bisogna essere consapevoli che il vulcano e' destabilizzato". Non si ha notizia di stranieri tra le vittime, ma l'area piu' colpita di Banten, nel distretto di Pandeglang, e' piena di localita' balneari affollate dai turisti durante le feste natalizie. Gravi anche i danni materiali: lo tsunami ha danneggiato case, alberghi, barche e decine di chioschi alimentari lungo le coste. Lo tsunami e' stato causato dalle frane sottomarine seguite a un'eruzione ad Anak Krakatau, un'isola vulcanica emersa 90 anni fa attorno al vulcano Krakatoa ("il bambino", in indonesiano), sotto osservazione da giugno. Ma lo smottamento sottomarino si e' probabilmente combinato con un aumento repentino della marea dovuto alla luna piena. Nel 1883 il vulcano ha fatto registrare una delle piu' violente eruzioni di tutti i tempi, con un bilancio di 30.000 morti. La Farnesina ha attivato l'Unita' di crisi e l'ambasciata a Giacarta per assistere i connazionali. Il premier Giuseppe Conte ha espresso vicinanza, la sua e del governo, al popolo indonesiano. Papa Francesco all'Angelus ha invitato tutti a pregare per le vittime e i loro cari e ha lanciato un appello "perche' non manchi a questi fratelli e sorelle la nostra solidarieta' e il sostegno della Comunita' Internazionale". Tra gli eventi piu' drammatici c'e' la strage a un concerto della popolare band indonesiana dei Seventeen. Un video subito diventato virale mostra il gruppo che si esibisce all'aperto nel resort sul mare di Tanjug Lesung, a Giava. I musicisti hanno le spalle rivolte al mare quando l'onda anomala li travolge scaraventandoli giu' dal palco. Il bassista e il manager del gruppo sono morti e un tecnico e sua moglie sono dispersi. L'Indonesia e' tra i Paesi piu' esposti al mondo alle catastrofi naturali trovandosi a cavallo del cosiddetto "Anello del Fuoco" del Pacifico in cui si scontrano le placche tettoniche. Si tratta dell'area in cui si concentra gran parte delle eruzioni vulcaniche e dei terremoti del mondo. L'ultima risaliva a settembre, quando la citta' di Palu sull'isola di Sulawesi aveva subito 2mila morti per un terremoto e uno tsunami. Il 26 dicembre 2004 uno tsunami innescato da un sisma di magnitudo 9,3 al largo delle coste di Sumatra aveva causato 168.000 morti in Indonesia