Tsunami nello Stretto della Sonda. Oltre 220 morti tra Giava e Sumatra - Affaritaliani.it

Cronache

Tsunami nello Stretto della Sonda. Oltre 220 morti tra Giava e Sumatra

Asia, onde di 20 metri sulle spiagge

Un'onda di tsunami ha devastato le spiagge attorno allo stretto della Sonda, che separa le isole di Giava e Sumatra, in Indonesia. Il drammatico bilancio, ancora purtroppo provvisorio, e' di almeno 222 morti e 28 dispersi, i feriti sono 843 feriti: il numero delle vittime "crescera' sicuramente", ha ammonito il presidente indonesiano Joko Widodo, mentre i soccorritori sottolineano che molte delle aree colpite non sono state ancora raggiunte. "Al momento, non ci risultano vittime tra gli stranieri, tantomeno australiani", ha detto il premier australiano Scott Morrison, mentre l'Unita' di crisi della Farnesina e l'ambasciata d'Italia a Giacarta "sono attive per prestare ogni assistenza necessaria ai connazionali sul posto". La massa d'acqua ha distrutto decine di abitazioni e danneggiato "seriamente" 9 hotel. L'onda ha fatto strage tra gli impiegati della compagnia statale Pln, riuniti per celebrare la fine dell'anno. Le immagini mostrano l'onda devastante che si abbatte sul palco dove una band rock, i Seventeen, stava suonando per l'evento: il bassista e' rimasto ucciso insieme al manager, altri 4 componenti del gruppo risultano tra i dispersi. All'evento partecipavano almeno 260 persone: i morti accertati sinora sono 23. "L'acqua ha spazzato via il palco, che era molto vicino al mare", afferma la band in un comunicato citato da Cnn Indonesia. "Abbiamo perso i nostri cari, incluso il bassista e il manager, gli altri sono dispersi". Le autorita' indonesiane hanno diramato una allerta invitando gli abitanti dell'area a "stare lontani dalle spiagge". Il capo dell'agenzia meteorologica, Rahmat Riyono, teme che sia "possibile un altro tsunami" poiche' quello di ieri "e' stato provocato da un'eruzione del vulcano Anak-Krakatau", e dall'alta marea. "La possibilita' di un secondo tsunami in caso di terremoto sono molto basse, ma qui si tratta di un'eruzione. Dobbiamo continuare a monitorare la situazione", ha detto, sottolineando che proprio per questa ragione non sono scattati allarmi preventivi ieri.