Cronache
Vaticano, Pell: "La Chiesa rischia il crac finanziario. Debiti fino a 800 mln"



Il cardinale australiano, incarcerato per una falsa accusa di abusi, attacca Becciu: "Chiarisca perchè ha mandato 2 mln in Australia"
Vaticano, Pell: "Becciu dica la verità sui soldi spediti in Australia"
La Chiesa deve fare i conti con diversi problemi al suo interno. Non c'è solo lo scandalo Vaticano e il processo in corso ai danni del cardinale Becciu e di altri indagati sui movimenti finanziari della segreteria di Stato, tra cui anche la compravendita del palazzo di Londra, a destabilizzare l'ambiente. Negli ultimi giorni si è aggiunta la notizia di un possibile passo indietro di Papa Francesco che starebbe pensando alle dimissioni, a causa, tra l'altro dei dolori fisici che lo tormentano, come il male al ginocchio che non intende operare. A mettere ulteriore benzina sul fuoco arrivano le dichiarazioni del cardinale Pell. L'altoprelato australiano svela un retroscena inedito sulla situazione delle casse del Vaticano.
"Da quando abbiamo iniziato a fare pulizia nelle finanze vaticane - spiega Pell alla Verità - siamo riusciti a cancellare 3-4000 conti correnti e da quanto ne so io non c'è più traccia di riciclaggio. Sono stati introdotti sistemi moderni per garantire la trasparenza. Ma il problema è che il Vaticano continua ad accumulare debiti. Durante il Covid il deficit finanziario è arrivato a 50 milioni, per quasi dieci anni era stato di 20-25 milioni all'anno. Entro dieci anni potrebbe scoppiare una crisi nel fondo per le pensioni, gli esperti ipotizzano fino a 800 milioni, la situazione è seria e bisogna fare qualcosa". Pell torna anche sulla questione Becciu: "Non ha ancora chiarito il perchè dell'invio di quei 2 mln di euro in Australia. Non è vero che quei soldi servivano per pagare le mie spese legali. Dovrebbe spiegare bene quella questione".