Alberto Gianfreda, la sua scultura "partecipata" a Palazzo Lombardia
Un’opera d’arte pubblica e partecipata, potenzialmente estendibile all’infinito
La scultura “Tavola di condivisione”, commissionata da AVIS nazionale in occasione di Expo all’artista Alberto Gianfreda arriva a Palazzo Lombardia. L’inaugurazione si terrà Lunedì 4 Aprile alle ore 17,00 alla presenza del Presidente della Regione Roberto Maroni, del Presidente nazionale di AVIS Vincenzo Saturni dal Presidente di Avis regionale Lombardia Domenico Giupponi, a Palazzo Lombardia - piazzetta Galvani, uno dei principali punti di incontro della vita sociale del progetto architettonico di Pei Cobb Freed & Partners.
E’ proprio il tema dell’incontro e della condivisione che giustifica la scelta di collocare in questo luogo la scultura di Gianfreda, pensata all’origine per la presenza di AVIS in Expo ma anche basata sul senso profondo della condivisione e della compartecipazione, atto fondante dell’abitare civile, che trova concretezza in un gesto alla portata di tutti come la donazione del sangue . Si intitola infatti “Tavola di condivisione” la scultura formata da elementi di terracotta strizzati fra le mani di centinaia di persone e poggiate come una grande tovaglia su gambe di tavolo ciclopiche in legno che danno vita ad un’opera d’arte pubblica e partecipata, potenzialmente estendibile all’infinito e della quale tutti siamo chiamati a far parte.
“Grazie ai volontari, la nostra regione è completamente autosufficiente per quanto riguarda la raccolta di sangue, tanto da essere in grado di supportare eventuali emergenze di altre. E noi vogliamo valorizzare il patrimonio costituito dai donatori”, spiega il Presidente della Lombardia, Roberto Maroni. “Regione Lombardia, cui è stato riconosciuto il titolo di socio benemerito dell’Avis, è al lavoro per promuovere sempre più la cultura della donazione perché dare un po' di sé per aiutare gli altri diventi patrimonio della collettività, un'abitudine diffusa e un gesto naturale”.
“Ci è piaciuta molto – commenta il presidente di AVIS NAZIONALE, Vincenzo Saturni –devo ringraziare Gianfreda per la proposta di far diventare i volontari ed i donatori protagonisti della creazione della ‘Tavola’, lasciando la loro impronta – in questo caso delle loro mani -, così come fanno ogni giorno, a beneficio dei malati, nelle nostre 3.400 sedi presenti in tutta Italia” Riprendendo le dichiarazioni del Presidente Maroni il presidente di Avis Lombardia, Domenico Giupponi, assicura l’impegno dei donatori di sangue lombardi sul tema dell’autosufficienza unitamente alla promozione e sensibilizzazione sui temi di Expo, dove sono state raccolte le impronte che compongono l’opera, riaffermando il valore delle sani abitudini di vita di cui il donatore da testimonianza quotidiana.
Ilaria Bignotti, storica e critica dell’arte, presenta così la ‘Tavola’: “Stringere la terra con le mani, lasciare traccia del proprio voler esserci, riflettendo su quel rapporto di dare-avere, donare-ricevere che é eternamente inscritto nell'opera d'arte: questi i temi del lavorare estetico ed etico di Alberto Gianfreda, puntualmente presenti nella 'Tavola di condivisione'.
Una scultura importante che ci parla della stringente relazione tra idea e pratica artistica di Gianfreda: da un lato infatti ‘Tavola di condivisione’ ribadisce il valore del ruolo della scultura come oggetto pubblico in cui si intrecciano pensieri e gesti, materie e idee tra loro in relazione di perenne temporaneità e di equilibrio mutevole. Dall'altro l’opera esprime quella cura nella scelta dei materiali da parte dello scultore, nella consapevolezza del valore della tradizione sulla quale innestare la fertilità del nuovo: sono le gambe di un tavolo finemente cesellate, in legno, ad essere le radici sulle quali germinano le nuove mani di terracotta, impronte di una diversa contemporaneità che con sé porta l’impegno del presente. Una tavola attorno alla quale sedere lo sguardo, sulla quale apparecchiare l'attenzione, con la quale nutrire l'anima”.
BIOGRAFIA - Alberto Gianfreda nasce a Desio (MB) nel 1981. Nel 2003 si diploma in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove si specializza nel 2005 in Arti e Antropologia del Sacro. Dal 2005 collabora con l’Accademia di Belle arti di Brera di Milano presso la quale è attualmente docente di Tecniche per la scultura. Dal 2002 partecipa a numerose collettive tra le quali la Biennale di Scultura della Regione Piemonte, il workshop Realpresence 8 al Castello di Rivoli; vince il premio internazionale Canova e il premio Open 13 che gli consente di accedere ad ArteLaguna alle nappe dell’arsenale di Venezia, la Biennale giovani di Monza e il premio Giovani all’Accademia Nazionale di San Luca nel 2015. Tra le personali dell’ultimo anno Open Source/ mobilità, moltiplicazione, inserimenti presso la Casa Museo Messina a Milano e Sculpture_Détour a Lugano da Perlartecontempornaea. Nel 2014 Earthquake presso il Museo Canova di Possagno e la sede milanese di Banca Sistema. Attualmente in corso. Da segnalare inoltre Scultura, paesaggio e architettura allo spazio Heart di Vimercate nel 2012 e Frequenze presso la Leo Galleries di Monza nel 2010. Tra le opere pubbliche la scultura-braciere per il Duomo di Monza, quella nella collezione pubblica del MIC (Museo Internazionale della Ceramica di Faenza) e a Palazzo delle Paure (Museo Arte contemporanea di Lecco).
In occasione di Expo 2015 colloca la scultura Tavola di condivisione all’ingresso di Cascina Merlata Sud. Nel 2014 fonda assieme ad un gruppo di altri cinque artisti e la curatrice Ilaria Bignotti il movimento Resilienza italiana.