Coronavirus, donne al potere nella lotta al COVID-19 - Affaritaliani.it

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Coronavirus, donne al potere nella lotta al COVID-19

Oltre ai volti delle leader più note quali Angela Merkel e Jacinda Arden, come illustrato in Le Figaro, nel mondo si sono distinte molte altre leader nella lotta al coronavirus.

La prima donna presidente dell'Etiopia Sahle-Work Zewde, a fianco di Halimah Yacob e altri leader politici, ha richiesto la cooperazione internazionale nel forum del Financial Time come riportato da Le Figaro: "Siamo in grado di contenere e contrastare Covid-19 in modo più efficace abbattendo le barriere che ostacolano lo scambio di conoscenze e la cooperazione".


Il presidente di Singapore Halimah Yacob e il capo esecutivo di Hong Kong Carrie Lam, sono stati invece ammirati per le misure adottate già all'inizio della pandemia. Nello specifico Carrie Lam, per limitare lo sviluppo di nuovi focolai, ha disposto l'uso di un braccialetto elettronico collegato a una app geolocalizzante per tutti i viaggiatori autorizzati a tornare nella capitale.


Anche la Georgia ha dimostrato una forte determinazione nella battaglia al COVID-19, che sotto la guida di Salomé Zourabichvili, ha affrontato preventivamente la crisi ancor prima che prendesse piede nel territorio. La Georgia conta attualmente 5 morti di coronavirus, grazie anche alle misure preventive mosse anticipatamente come: la chiusura delle scuole, la sospensione di voli diretti in luoghi colpiti da pandemia, la quarantena imposta ai viaggiatori stranieri e la diffusione di campagne di sensibilizzazione.


In Bolivia, da quando Evo Morales è fuggito dal Paese, a governare su 12 milioni di persone è Jeanine Áñez, presidente ad interim del Paese. La nazione attualmente conta solamente 40 decessi legati al coronavirus.

In Nepal, eletta presidente nell'ottobre 2015 Bidhya Devi Bhandari, ha permesso alle donne di occupare un terzo del posti in parlamento. Da allora, ha dato due mesi di stipendio al Fondo per la prevenzione, il controllo e il trattamento dell'epidemia da COVID-19. 
 

Anche in Bangladesh, efficace la reazione dello sceicco Hasina e primo ministro, che ha stabilito il rimpatrio dei bengalesi e a seguito del primo caso di virus nel paese, ha incentivato la chiusura di scuole e attività non essenziali, consigliando il lavoro smart.
 

In Namibia, il Primo Ministro Saara Kuugongelwa-Amadhila aveva già preparato nel 2019 la nazione a possibili emergenze sanitarie.