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Culture
Giovanni Gastel, quarant’anni di click. FOTO
Giovanni Gastel

di Simonetta M. Rodinò

Milioni le immagini scattate da Giovanni Gastel. Impresa difficile selezionare frammenti del suo universo. L’obiettivo della mostra “Giovanni Gastel”, da domani a Palazzo della Ragione Fotografia di Milano, è inquadrare storicamente il percorso artistico di quarant’anni del suo “fare fotografico”. Che si muove tra informazione e arte e si è sviluppato attraverso l’uso del banco ottico e delle lastre Polaroid 20 x 25, per aprirsi poi alle tecnologie digitali .

Un taglio inedito che contestualizza la sequenza delle fotografie, prodotte per riviste e settimanali, come proposta narrativa, composta da diversi capitoli.

“Un livello di lettura per fare entrare Gastel nella griglia della comunicazione, della ricerca, a livello di vita, di committenza e di editoria”, spiega il curatore Germano Celant.

L’antologica è una sorta di galoppata attraverso fashion e design, ritratto e still-life, senza trascurare di estendere sempre più il limite estetico e tecnico del fotografare, negli scatti di ricerca.

Sulle pareti bianche che formano un labirinto aperto scorrono le stampe che riproducono i lavori pubblicati sulle riviste: da “Vogue Italia” a “Harper’s Bazaar”, da MondoUomo a Donna, da Elle a Prenatal, le campagne pubblicitarie, da Missoni a Krizia da Trussardi a Versace, le mostre da “Gastel per Donna” e “Maschere e spettri”.

Dai primi anni ottanta a oggi Gastel ha collaborato con più di 50 testate italiane e internazionali e pubblicato circa 130 copertine; ha prodotto più di 500 tra campagne e cataloghi per diverse maisons di moda e grandi firme di beauty, gioiello e design; ha scattato più di 300 ritratti più che in bianco e nero a colori. Perché per l’artista, nipote del regista Luchino Visconti, la fotografia è teatro, slegata  dalla realtà. Immagini dall’aspetto new dada. Montaggi di oggetti di diversa natura.

L’uomo Gastel, ironico e amante della battuta, ammette di soffrire di attacchi di panico e in occasione di questa rassegna confida di sentirsi “leggermente spaventato”.

Comunque sia…dalle foto di matrimoni, duplicati e fototessere e dalle piccole riviste di quando era ragazzino, passò da Christie’s per documentare opere di collezionisti a Londra. Poi il salto… fu richiesto a Vogue Italia per gli still-life. La prima copertina nel 1981, 26enne. I suoi punti di riferimento: Irving Penn e Richard Avedon.

Oggi afferma: “Sto male se non fotografo. È un’esigenza quasi fisica. Negli scatti racconto me stesso. Ognuno di noi è unico nell’universo”.

Le sue foto ci accompagnano ricche di quello stile che lo contraddistingue: l’eleganza anche nell’accezione etica su cui ha costruito la sua storia.

“Giovanni Gastel”

Palazzo della Ragione Fotografia

Piazza Mercanti 1, Milano

Orari: martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 – 20.30  / giovedì e sabato 9.30 – 22.30 / lunedì chiuso

Ingressi : € 10,00 intero - € 8,00 ridotto

Infoline: 02 43353535

www.palazzodellaragionefotografia.it

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Tags:
giovanni gastel fotografiagiovanni gastel mostra





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