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Culture
Libri, David Lagercrantz: “La mia Lisbeth s’innamorerà”

di Paola Serristori

 

“Lisbetb Salander continuerà a lottare per l’ideale di libertà, le daranno ancora la caccia, dovrà fuggire. Milano potrebbe essere uno scenario delle prossime scene. Un’altra location è Parigi. Resto fedele alla linea tracciata da Stieg Larsson, ma voglio aggiungere qualcosa di ‘mio’. A questo punto, penso che la storia d’amore col giornalista Mikael Blomkvist proseguirà.” Il giornalista e scrittore svedese David Lagercrantz, incaricato di portare avanti la complessa trama di Millenium, successo mondiale sia in letteratura, che sullo schermo, incontra Affari a Parigi, dove è venuto a presentare il quinto libro (“La fille qui rendait coup pour coup”, Actes Sud, in Italia “L’uomo che inseguiva la sua ombra”, Marsilio, che ha tradotto e pubblica in questi giorni dello stesso autore “Il cielo sopra l’Everest”, precedente romanzo ambientato in Nepal).

Da quando è stato scelto per il seguito della trilogia dedicata alla giovane con una famiglia problematica ed un’infanzia difficile, diventata hacker, da cui erano stati tratti i rispettivi film, l’attività prosegue frenetica. Intanto che un testo arriva in libreria, comincia il lavoro di trasposizione cinematografica. Lagercrantz ha supervisionato la sceneggiatura del film tratto dal quarto volume, diretto dall’uruguayano Fede Alvarez, con Claire Foy, vincitrice del Golden Globe per l’interpretazione della regina Elisabetta II nella serie The Crown. Uscirà al cinema nel prossimo novembre.

Nella sua camera d’hotel, prima di raggiungere il Salon du Livre 2018 per l’incontro coi lettori, ha scritto alcune pagine del sesto tomo. Cominciamo da qui.

– Quali altre prove attendono la protagonista?

“Ci sono degli aspetti della sua vita che non conosce del tutto, personaggi del suo passato che ritornano. Troveremo le risposte a quello che non sappiamo. Nel quinto libro, ad esempio, ho voluto spiegare l’origine del tatuaggio del dragone sulla schiena. Abbiamo conosciuto una Lisbeth che sa diventare dura al punto da affrontare il padre, pronta ad ucciderlo. Ora che ha scoperto di avere una sorella gemella, separata alla nascita, che amava la figura paterna e che la odia, avrà la stessa determinazione e saprà difendersi?”

– Secondo la sua visione di autore, chi è Lisbeth Salander?

“È un’anima libera. Ha profondamente innovato gli schemi della rappresentazione della donna. È una femminista. Lei non ha bisogno di un uomo. Non è neppure importante definire se ama uomini o donne. Non crede in nessuno, solo in se stessa. Molte ragazze svedesi, e nel mondo, si sono riviste in lei. E l’attualità del lavoro di hacker è la sua forza. Vediamo che cosa succede con l’interferenza russa nei sistemi informatici. È un problema di cui oggi sentiamo parlare, ma quando è stato creato il personaggio di Lisbeth non era così evidente.”

– Com’è cambiata la sua vita da quando è l’autore di Millenium?

“Da subito quest’avventura è cominciata in modo travolgente. Pubblicavo libri per un editore concorrente. Avevo ottenuto un gran successo in Svezia col volume dedicato al calciatore Ibrahimovic. Ho ricevuto una telefonata dalla casa editrice che detiene i diritti di Millenium, volevano incontrarmi, ma si raccomandavano di non entrare dall’ingresso principale. Sono venuti a prendermi e mi hanno fatto passare dal retro, condotto nel seminterrato, in una stanza senza finestre. Forse immaginavano che avrei chiesto del tempo per riflettere se accettare l’incarico e non volevano rischiare che la notizia che ero stato contattato filtrasse prima di una decisione annunciata ufficialmente. In realtà, avevo letto i libri di Larsson e sono stato fiero di accettare all’istante.”

– Ed è soddisfatto?

“Da una parte sento la pressione, la responsabilità. La pressione è un fattore positivo, ti spinge a dare il massimo. Con l’editore discutiamo su che cosa Lisbeth può o non può fare. Dall’altra c’è la passione, che ti gratifica. Mi hanno chiesto tante volte sino a quando continuerò. Per ora abbiamo deciso che il sesto volume sarà l’ultimo. Conto di finire la scrittura entro dicembre. Ma mai dire mai.”

– Come affronta la scrittura?

“Ogni giorno inizio a scrivere di buon’ora, poi accompagno a scuola i bambini, scrivo ancora. Però non sono un forsennato. Mi capita di leggere i messaggi sul cellulare, distrarmi, riprendere. Il grosso del lavoro è capire come Lisbeth pensa, metterne in risalto la personalità.”

– Che cosa può dirci del nuovo film?

“Una produzione hollywoodiana con Sverrir Gudnason ed una splendida Claire Foy, con riprese tra Stoccolma, Praga, Berlino. Sono sicuro che piacerà ai fans di Lisbeth.”

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