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Culture
Una vita da scienziata a Milano
Caterina La Porta foto Gerald Bruneau ©Fondazione Bracco

In mostra a Milano i ritratti di 40 scienziate italiane

L’eclettico fotografo Gerald Bruneau ha messo in posa alcune delle più brillanti menti femminili d’Italia, ottenendo una carrellata di ritratti personalissimi, e insieme divertiti e coinvolti. Deus ex machina dell’operazione la Fondazione Bracco, da sempre attenta alla multidisciplinarietà e all’universo donna.

di Raffaello Carabini

Uno dei libri più belli e venduti del 2017 (doppiato da un volume 2 lo scorso anno) si intitola Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 vite di donne straordinarie. Racconta brevemente – una pagina e un’illustrazione per ciascuna – la vita di una delle tante donne che hanno cambiato il mondo, che hanno offerto esempi di coraggio e di talento straordinari. Con l’intento dichiarato di stimolare le piccole lettrici di tutto il mondo: “sognate più in grande, puntate più in alto, lottate con più energia. E, nel dubbio, ricordate: avete ragione voi”.

Dedicata a “bambine ribelli” che ce l’hanno fatta grazie a impegno, volontà e intelligenza superiori è la bella mostra Una vita da scienziata. I volti del progetto #100esperte del monegasco Gerald Bruneau, fotografo di grande prestigio, che assurse a notorietà internazionale con servizi pluripremiati come quelli sul Chelsea Hotel newyorchese, sui niños de la calle (i sotterranei di Città del Messico), sui condannati a morte in Texas.

Aperta al CDI-Centro Diagnostico Italiano di Milano propone i ritratti di una quarantina tra biologhe, chimiche, farmacologhe, ingegnere, astrofisiche, matematiche, chirurghe, paleontologhe, informatiche attive ai massimi livelli mondiali e aderenti al programma della Fondazione Bracco 100 donne contro gli stereotipi, nato con lo scopo di contribuire al superamento dei pregiudizi nella pratica scientifica, che l’immaginario collettivo delinea ancora, a torto, come prettamente maschile.

Il risultato fotografico è brillante e acuto, eclettico e profondo, sempre identificativo sia delle persone che delle specifiche competenze. Dice Bruneau: “Anche la mia è stata una ricerca, tra la scienza e la donna, tra la bellezza della vita e la bellezza inanimata degli strumenti e delle formule, tra i misteri della scienza e quello che per me, ogni volta, è il vero mistero: la persona che incontro. Ho trovato grandi donne, anche quando piccole e fragili di aspetto, che hanno avuto la forza e la capacità di affermarsi e di conquistare spazi di rispetto, di responsabilità e direzione in un mondo così difficile, ancora fortemente androcentrico, diffidente, discriminante.”

Interessante e positiva l’idea, attivata fin dal 2010 nel CDI, di collocare le stampe in una struttura sanitaria ambulatoriale, con l’obiettivo di dare l’opportunità a pazienti, medici e staff di fruire di un’esperienza culturale, nella convinzione, sostenuta da evidenze scientifiche, che questa contribuisca al complessivo miglioramento della qualità della vita.

Info

CDI-Centro Diagnostico Italiano

via Saint Bon, 20 – Milano

fino al 30 giugno 2019

orari: da lunedì a venerdì 7/19; sabato 7/18; domenica chiuso

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Tags:
fondazione braccogerald bruneaumilanoritratti di 40 scienziate italianeuna vita da scienziata





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