Assegno unico, come cambierà nel 2026? Ecco le prime ipotesi e chi potrebbe avere più soldi - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 09:01

Assegno unico, come cambierà nel 2026? Ecco le prime ipotesi e chi potrebbe avere più soldi

“Indicatori specifici per le famiglie con figli”

Di Sara Barni

Assegno unico 2026, due le modifiche principali


Come cambierà l'assegno unico il prossimo anno? In molti se lo chiedono, vediamo le ipotesi allo studio del governo. Regole che potrebbero essere approvate con la prossima legge di bilancio.

L'esecutivo sta lavorando a un pacchetto di interventi che non stravolge lo strumento introdotto negli ultimi anni, ma punta a rimodularlo e ad affiancarlo con una riforma dell’ISEE pensata “su misura” per le famiglie con figli.

Si tratta - spiega il sito internet www.ticonsiglio.com - di un approccio che dovrebbe essere volto a migliorare l’equità dell’accesso alle misure di sostegno e a rendere più efficiente la spesa pubblica dedicata alla natalità e alla conciliazione vita -lavoro.

La ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, ha dichiarato che nella legge di bilancio 2026 si prevedono interventi su due fronti principali:

una rimodulazione dell’ISEE per tener conto delle specificità dei nuclei con figli;
un rafforzamento mirato delle misure a favore della genitorialità, AUU compreso.
Le intenzioni governative sono cioè quelle di intervenire sia sul metodo di calcolo dell’ISEE (introducendo nuovi indicatori o correttivi a favore delle famiglie numerose o con figli piccoli) sia sulla combinazione degli strumenti di sostegno, per evitare sovrapposizioni e massimizzare l’impatto sociale delle risorse disponibili, sia con l’approvazione di agevolazioni sempre più personalizzate.

Le prime anticipazioni sulla legge di bilancio 2026 non parlano di modifiche strutturali dell’assegno, ma di misure che dovrebbero renderne più efficace la funzione redistributiva. Vuol dire che l’Assegno Unico Figli non verrà eliminato. Piuttosto, il governo sta pensando a come modificarlo per far sì che i suoi effetti siano più equi ed efficaci, ovvero che le risorse arrivino in modo più mirato a chi ne ha più bisogno.

Il governo ha espresso l’intenzione di introdurre “indicatori specifici per le famiglie con figli”, con l’obiettivo dichiarato di non penalizzare chi possiede la prima casa e di riconoscere oneri reali legati alla cura dei minori. La portata pratica di queste scelte dipenderà però da dettagli tecnici (quali voci di patrimonio o reddito verranno escluse o ponderate diversamente, come verranno pesati i carichi familiari) che saranno definiti nella normativa tecnica allegata alla manovra.

Infatti, ad oggi è corretto considerare le promesse politiche come prime linee d’indirizzo, poiché la quantificazione e l’effettiva decorrenza dei benefici saranno fissate con la pubblicazione ed emanazione della legge di bilancio per il 2026.