Aumento bollette, allarme in Europa: bloccate le tariffe del gas in Francia
Da Roma a Parigi, passando per Berlino, i rincari energetici minano le cancellerie di tutta Europa: il punto
Aumento bollette, il rincaro energetico pesa su tutta Europa: il punto
Il rincaro energetico rovina il sonno delle cancellerie di tutta Europa. Dall'Italia alla Francia, dalla Spagna alla Germania. L'aumento della domanda, il rallentamento degli investimenti, le strategie commerciali della Russia e il raddoppio delle quotazioni di anidride carbonica, rischiano di mettere sul lastrico milioni di famiglie e imprese, costrette a fare i conti con bollette di luce e gas sempre più salate.
E mentre in Italia la stangata, in realtà, è già in arrivo: crescita del 29,8% per l'elettricità e del 14,4% per la luce, calmierata dalla manovra da 3,5 miliardi messa in campo dal governo per limare l'impennata dei prezzi, il governo francese opta per un blocco delle tariffe del gas fino a maggio 2022, spalmando i rincari sui dieci mesi successivi. La speranza è quella di poter contare su un ribasso generalizzato dei prezzi.
Secondo infatti il premier Jean Castex il prezzo dell'oro blu, nei prossimi cinque mesi, non subirà significativi rialzi. Secondo le stime si tratterebbe di gestire un incremento del 20% dei prezzi energetici nel mese di novembre, e del 10% nell'ultimo mese dell'anno. In tal modo, le aziende di distribuzione potranno riassorbire, in maniera più semplice, i rincari. Va ricordato però che già nei mesi precedenti il prezzo del gas era lievitato: +10% a luglio, +5% ad agosto e +8,7% a settembre. Per quanto invece riguarda il prezzo dell’elettricità, a fronte di un aumento del 12% stimato per febbraio 2022, Castex ha annunciato che il governo limiterà il rialzo al 4% attraverso il taglio delle tasse.
Queste misure, riporta il sito quotebusiness, integrano l’erogazione di una misura una tantum pari a 100 euro programmato per dicembre e destinata a 6 milioni di famiglie francesi, su 29 milioni, al fine di compensare in parte gli aumenti delle bollette. Il timore del governo è che le bollette più salate possano alimentare nuovi disordini sociali: nella capitale francese nessuno ha dimenticato quanto accaduto durante l’autunno del 2019, quando l’aumento dei prezzi del carburante era stato il detonatore della crisi dei gilet gialli.
Infine, la vicina Germania, uscita da una tornata elettorale storica, che ha visto dopo 16 anni di mandato l'assenza della cancelliera Angela Merkel, per ora ha scelto la strada del "non intervento", sperando che la natura privata del mercato dell'energia tedesco si regoli da sè. Intanto, più di 300mila persone hanno già registrato un aumento dell'11% dei costi.
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