BlackRock, Fink non teme la guerra Trump-Xi e va alla conquista della Cina - Affaritaliani.it

Economia

BlackRock, Fink non teme la guerra Trump-Xi e va alla conquista della Cina

Il big mondiale dell'asset management sta trattando con le autorità di Pechino mentre cerca di prendere il controllo di un gruppo locale del risparmio gestito

di Andrea Deugeni
twitter11@andreadeugeni

BlackRock, la più grande e potente società americana di gestione al mondo guidata da Larry Fink con oltre 6.300 miliardi di dollari di asset, gruppo che a Piazza Affari tra gli altri è presente nel capitale di Tim, Intesa Sanpaolo, Snam e Mediobanca, vuole conquistare il ricco mercato cinese del risparmio gestito. Secondo quanto ha infatti spiegato lo stesso Ceo nella lettera annuale inviata ai soci, BlackRock sta trattando con le autorità di Pechino mentre cerca di prendere il controllo di un asset manager locale.

Donald trump cina ape
 

E le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina non sembrano avere frenato le ambizioni del gruppo americano nel Paese della Grande Muraglia, area che, secondo i piani di Fink, potrebbe diventare in meno di due anni il secondo maggiore mercato degli investimenti dietro all'America.

Nella missiva, il top manager ha spiegato che "i cinesi stanno cercando una maggiore partecipazione delle aziende globali nel settore dell'asset management”. E ha aggiunto: "Speriamo di ottenere il controllo di un asset manager in Cina e siamo molto coinvolti con i regolatori cinesi". Degli oltre 6 mila miliardi di dollari in gestiti da BlackRock a fine 2018, 430 miliardi erano nella ragione Asia-Pacifico.

wall street
 

Secondo il Financial Times, che ricorda anche che BlackRock già possiede il 16,5% di Bank of China Investment Management, parte di Bank of China, la “pietra nera” della finanza mondiale ha trattato con Cicc Fund Management, una sussidiaria di China International Capital Corps (banca d'investimento controllata da Pechino), per aggiudicarsi una quota di maggioranza. Il gruppo americano quotato a New York, sostengono le fonti citate dal quotidiano britannico, ha discusso anche con altri gruppi cinesi

Tuttavia, si tratta di un investimento ereditato con l'acquisto nel 2006 di Merrill Lynch Investment Managers. Portare la quota al 51% è visto come improbabile. Le trattative di BlackRock si inseriscono in un contesto in cui la Cina a fine 2017 aveva fatto sapere che gli asset manager internazionali avrebbero presto potuto possedere fino al 51% di gruppi locali simili e il 100% in tre anni. Fino ad ora nessun gruppo ha fatto domanda alla Securities Regulatory Commission cinese per potere salire al 51%. Nemmeno JP Morgan Asset Management, che a Pechino possiede una partecipazione in China International Fund Management

blackrock etfs
 

I nuovi piani arrivano dopo che BlackRock ha lanciato la sua maggiore riorganizzazione da anni proprio per rafforzare la crescita e far fronte alle sfide dell'industria dell'asset management, dall'espansione globale alle pressioni al ribasso sulle commissioni. Anche in previsione dell’uscita di Larry Fink, il colosso dei fondi americano infatti ha rivoluzionato lo staff, concedendo maggiore responsabilità per i clienti ai manager delle varie aree e scegliendo nuovi leader per la divisione di investimenti alternativi, una delle aree più attraenti a Wall Street concentrata sui portafogli di hedge fund e private equity.

Secondo i rumors, per succedere a Fink alla guida di BlackRock ci sarebbero una manciata di manager, fra i quali Mark McCombe e Mark Wiedman, ai quali sono state date nuove responsabilità nell'ambito della riorganizzazione. McCombe guiderà le attività negli Stati Uniti e in Canada, mentre Wiedman sarà alla guida dell'America Latina, dell'Asia pacifico, dell'Europa, del Medio oriente e dell'Africa. In corsa per il dopo Fink all'interno dell’asset manager ci sarebbero anche Rob Kapito e Mark Wiseman, il chief operating officer Rob Goldstein e il responsabile del reddito fisso Rich Kushel.