Piazza Affari positiva +0,8%, bene prima settimana con Draghi: +7%. Spread giù

Chiusura mista per le Borse europee con Milano che guadagna lo 0,80% sulle aspettative che nasca il governo guidato dall'ex presidente della Bce, Mario Draghi. In generale, i listini del vecchio continente si prendono una pausa dopo una settimana di rialzi. Francoforte risente del dato negativo sugli ordini all'industria a dicembre diminuiti dell'1,9%, peggio delle attese.

Pesa l'influenza di Wall Street che ieri ha chiuso in rialzo per la quarta sessione consecutiva, con Nasdaq e S&P 500 a livelli record. A galvanizzare i listini sono le aspettative di nuovi stimoli negli Usa, mentre Johnson & Johnson ha presentato la richiesta di autorizzazione d'emergenza per il suo vaccino contro il coronavirus alle autorità statunitensi.

Buone notizie, sempre negli Usa, arrivano dal mondo del lavoro. A gennaio gli occupati hanno ripreso a salire aumentando di 49.000 unità, contro le attese +50.000 unità, dopo la perdita di 227.000 posti di dicembre (dato rivisto dalle iniziali -140.00 unità). Il tasso di disoccupazione a gennaio è sceso dal 6,7% di dicembre al 6,3%. Gli analisti si aspettavano che restasse fermo al 6,7%.

A Parigi il Cac ha guadagnato lo 0,90% a 5.659,26 punti chiudendo la miglior settimana da metà novembre, a Francoforte il Dax ha chiuso sostanzialmente in parità (-0,025%) a 14.056,72 punti, mentre a Londra l'Ftse 100 ha perso lo 0,22% a 6.489,33 punti. Bene Milano (Ftse Mib +0,80%) e Wall Street.

Ancora una chiusura di seduta positiva per la Borsa che realizza l'en plein di rialzi nella settimana segnata dall'incarico a Mario Draghi come presidente del Consiglio. La giornata è terminata con un progresso dello 0,80% dell'indice Ftse Mib a 23.093 punti, mentre il conto dell'ottava vede Piazza Affari guadagnare il 7%. La svolta politica ha rasserenato gli animi degli investitori e mutato completamente il quadro, mentre il passare delle ore vede aumentare il consenso intorno alla figura del premier, in attesa della formazione del governo.

Mercato tonico oggi, con partenza tranquilla, buon allungo nella fase centrale fino a toccare il +1,7%, e successiva prevedibile correzione, che comunque mantiene gli indici al livello massimo nel post Covid; in ogni caso una performance superiore a quella delle altre borse europee e di Wall Street. Sul listino sempre favorite le banche, con Intesa +2,61% nel giorno dei conti, Bper +4,71%, Unicredit +2,17%. Rialzi per Tim (+3,19%), Unipol, Recordati, A2A. Controtendenza gli elettrici,  Enel che cede l'1,27%, Snam a -1,28%, Terna -0,96%. Ancora giù Ferrari (-0,74%).

Titoli di stato: spread Btp/Bund chiude in forte calo a 93 punti

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi chiude a 93 punti, dopo aver aperto sul filo di quota 100, secondo la piattaforma Mts. Si colloca così ai minimi da dicembre 2015, mentre proseguono le consultazioni dell'ex-presidente della Bce Mario Draghi per sciogliere la riserva sulla formazione del nuovo governo. Il tasso di rendimento dei titoli italiani è allo 0,539%.

Già ieri, sulla scia dell'incarico di governo a Mario Draghi, lo spread era sceso a 99,9. In due giorni il differenziale è sceso 20 punti e, secondo gli esperti, con un governo Draghi nel pieno dei poteri e un Recovery Plan all'altezza, potrebbe diminuire fino a 70 punti base. Una simile sforbiciata, secondo le stime degli analisti, equivarrebbe a un risparmio di circa 1,5 miliardi di euro l'anno.