Economia
Borsa, Piazza Affari da record: +28% in un anno. Il listino vale 761 miliardi

Con 36 quotazioni raccolti 1,6 miliardi. FtseMib al top dal 2008
Piazza Affari torna ai livelli pre crisi finanziaria del 2008
La Borsa italiana torna a volare nel 2023 e chiude l’anno segnando un guadagno del 28,03% e risalendo a livelli che non toccava dal giugno 2008. Piazza Affari ha reagito così dopo un 2022 difficile, in cui l’indice aveva perso il 13,3% e segnato da numerose crisi come l’inizio della guerra in Ucraina, il caro energia, l’iper inflazione.
Continua dunque l’andamento in altalena della Borsa, con rialzi e ribassi che si succedono di anno in anno: nel 2018 il bilancio fu negativo con un -16,1%, nel 2019 il grande rialzo del 30%, nel 2020, anno del Covid, calo del 5,4%, mentre nel 2021 la ripresa dell’economia ha portato in dote un guadagno del 23%. Poi il nuovo ribasso nel 2022 e ora il riscatto che porta l’indice Ftse Mib a rivedere i livelli di metà 2008.
Gli elementi di incertezza per il mercato azionario non sono in realtà svaniti, ma solo attenuati. Se il conflitto russo-ucraino si è ormai radicato e le economie hanno imparato a conviverci, il prezzo dell’energia si è normalizzato, l’inflazione si è dimezzata restando però su livelli intorno al 5%, sul piano economico il vero fatto nuovo è stata l’azione sui tassi di interesse da parte delle banche centrali. La Federal Reserve ha inasprito la stretta precedente portando il tasso dal 4,50% di fine 2022 al 5,50% attuale, mentre la Bce ha portato il saggio dal 2,50% al 4,50%. Piazza Affari d’altro canto ha potuto beneficiare di stabilità politica dopo le elezioni del 2022 e la formazione del governo Meloni.
L’andamento di Piazza Affari durante l’anno ha costituito una sorta di unicum, avendo segnato il minimo nella prima giornata di contrattazioni del 2022 (24.158 punti il 2 gennaio), e il massimo il 13 dicembre (30.426 punti) chiudendo nell’ultima seduta poco sotto quel livello, a 30.351 punti. Pronti, via e la borsa ha spinto sull’acceleratore, segnando nell’anno diverse correzioni all’ingiù ma sempre in un quadro di costante crescita.
Il Ftse Mib è l'indicatore di Piazza Affari che è salito di più. Il Ftse All Share segna un +26,2%, il Mid Cap ha guadagnato il 13,1%, lo Small Cap solo il 2,1%, lo Star il 3,3%. Andamento negativo invece per l'indice Growth, con un -9,8%. Guardando ai singoli settori, chiudono in positivo i bancari (+48%) grazie al rialzo dei tassi che ha portato utili record, mentre sono state schivate le insidie della tassa sugli extraprofitti; bene anche l'auto (+54,7%), giù gli immobiliari (-30,5%).