Economia
Borse, fuga dal rischio e nuovo record dell'oro: Europa in profondo rosso. Piazza Affari chiude in calo: -1,6%
Corrente di vendite sulle Borse europee con Wall Street in negativo

Borse europee in calo, gli investitori si rifugiano nell'oro
Borse europee in profondo rosso, non solo a Milano dove Piazza Affari archivia in calo dell'1,61%. Francoforte perde il 2,18%, maglia nera del continente. Giù anche Londra -0,91% e Parigi -0,7%. Amsterdam lascia l'1,38% e Madrid perde l'1,49%. L'Euro Stoxx 50 perde l'1,41%.
I mercati arretrano per le incertezze sui dazi e sui tagli dei tassi, con l'oro che schizza a un nuovo livello record, il dollaro che si aggira vicino ai minimi delle ultime cinque settimane. Intanto secondo una stima rapida di Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea, l'inflazione annuale nell'area dell'euro dovrebbe attestarsi al 2,1% ad agosto 2025, in aumento rispetto al 2,0% di luglio. A Milano pesano i bancari con Mps che cede il 2,91% dopo aver rilanciato sull'Ops Mediobanca, alzando l'offerta di 0,9 euro per azione portata in adesione.
Mediobanca -3,04%, Intesa -1,61%, Unicredit -2,31%, Banco Bpm -1,02%. Generali a -1,67%. Nell'automotive Stellantis -2,67%: in agosto, le immatricolazioni di auto in Italia sono scese del -2,7%, quelle del solo gruppo Stellantis sono cresciute del +2,4%, secondo i dati del ministero dei Trasporti. Tra i principali energetici Enel -1,14% ed Eni -1,02%. Nelle telecomunicazioni arretra Tim a -0,92%. Tra i pochi titoli in positivo Ferrari +1,90% e Cucinelli +0,53%. Sul fronte valutario, l'euro chiude in calo e scende sotto 1,17 dollari. La moneta unica passa di mano a 1,1660 dollari (-0,41%) e a 172,83 yen (+0,27%). Dollaro/yen a 148,23 (+0,71%). Il dollaro risente dell'incertezza dovuta a una battuta d'arresto legale di Donald Trump sui dazi e per le crescenti aspettative di un taglio dei tassi della Fed a settembre. Per quanto riguarda l'obbligazionario, lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi chiude a 92 punti base, in rialzo rispetto ai 90 punti dell'avvio e agli 89 punti dell'ultimo closing. Il rendimento dei titoli di Stato decennali sale al 3,711%. Oggi il ministero dell'Economia e delle Finanze ha collocato nuovi Btp a 7 anni e a 30 anni per complessivi 18 miliardi mentre la domanda e' stata pari a circa 217 miliardi. Per quanto riguarda il nuovo Btp a 7 anni, il titolo ha scadenza 15 novembre 2032, godimento 9 settembre 2025 e tasso annuo del 3,25%, pagato in due cedole semestrali.
L'importo emesso e' stato pari a 13 miliardi di euro a fronte di una domanda di circa 110 miliardi di euro. Il titolo e' stato collocato al prezzo di 99,667 corrispondente ad un rendimento lordo annuo all'emissione del 3,330%. Per quanto riguarda il nuovo Btp a 30 anni, il titolo ha scadenza primo ottobre 2055, godimento 9 settembre 2025 e tasso annuo del 4,65%, pagato in due cedole semestrali. L'importo emesso e' stato pari a 5 miliardi di euro a fronte di una domanda di circa 107 miliardi di euro. Il titolo e' stato collocato al prezzo di 99,560 corrispondente ad un rendimento lordo del 4,732%.