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Economia
Botta e risposta Generali-Consob, il Leone replica: "Cirinà non è idoneo"

Generali, il Cda ha ritenuto Cirinà privo di requisiti di idoneità e indipendenza di giudizio 

Non tira buon vento nel Consiglio di amministrazione di Generali. Il Leone risponde alla richiesta di chiarimenti di Consob del 27 luglio, sulla cooptazione del nuovo componente del consiglio Stefano Marsaglia, il 15 luglio scorso. Il cda, si legge nella nota, "in occasione della seduta nella quale ha provveduto alla cooptazione di Stefano Marsaglia, ha ritenuto Luciano Cirinà privo dei requisiti di idoneità, come previsto dalla Fit&Proper Policy allo stesso applicabile in caso di gravi misure disciplinari o amministrative inflitte a seguito di episodi di negligenza grave o comportamento doloso". 

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Ma non solo. Anche a seguito "di infrazioni del Codice di Condotta del gruppo e delle relative disposizioni attuative, nonchè della necessaria autonomia e indipendenza di giudizio, non sussistendo i presupposti per l'instaurarsi con la società del rapporto fiduciario, essenza fondante del rapporto di amministrazione". 

I consiglieri Brogi e Cattaneo, prosegue la nota, "hanno motivato il dissenso osservando come, a loro giudizio, la deliberazione del consiglio di ritenere privo dei requisiti Luciano Cirinà e la conseguente deliberazione di non cooptarlo violi lo Statuto e la normativa applicabile". 

A loro giudizio, la nomina di Cirinà "avrebbe costituito atto dovuto, contestando che il dott. Cirinà potesse ritenersi privo dei requisiti per la carica in ragione di quelle che, a loro giudizio, sarebbero iniziative unilaterali ancora sub iudice adottate nei suoi confronti da Generali in risposta alla sua candidatura nella lista poi risultata di minoranza". 

Consob ha anche richiesto al collegio sindacale di "rendere note le proprie considerazioni sulla decisione assunta dal cda del 15 luglio sulla cooptazione di Stefano Marsaglia". Il collegio osserva di "aver costantemente monitorato, sin dalla data delle dimissioni di Caltagirone, il processo per la cooptazione di un nuovo amministratore da parte del cda, e di aver sollecitato l'acquisizione di due specifici pareri legali pro veritate".

"I pareri hanno ad oggetto l'analisi della corretta interpretazione giuridica dell'art. 28.13 dello Statuto sociale in materia di cooptazione e l'effettiva 'eleggibilita'/idoneità", del candidato collocato al sesto posto della lista che ha ottenuto il secondo maggior numero di voti all'ultima assemblea del 29 aprile u.s., vale a dire il dott. Cirinà". 

Tali pareri "sono stati resi, come richiesto dall'organo di controllo, da un qualificato esperto indipendente, non professionalmente già coinvolto nelle tematiche di governance che hanno interessato la compagnia nell'ultimo periodo".

In definitiva, "il processo alla base della decisione assunta dal cda del 15 luglio 2022 in materia di cooptazione di Stefano Marsaglia è risultato, ad avviso del collegio sindacale, adeguatamente strutturato e coerente con l'analisi giuridica svolta e con le conclusioni raggiunte nei pareri pro veritate resi, ed è stato quindi positivamente valutato, anche per le finalità di cui all'art. 2386 del codice civile, dall'organo di controllo di Assicurazioni Generali S.p.A". 

 

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