Carige corteggia BlackRock. Incognita retail nell'aumento di capitale - Affaritaliani.it

Economia

Carige corteggia BlackRock. Incognita retail nell'aumento di capitale

di Andrea Deugeni
twitter11@andreadeugeni

Paolo Fiorentino corteggia i grandi fondi come BlackRock. Dopo il varo dell'ennesimo aumento di capitale, il top management della banca ligure controllata dalla famiglia Malacalza è a New York, seconda tappa - dopo quella parigina - del road show sulle grandi piazze finanziarie mondiali che mira a presentare agli investitori istituzionali mondiali il prossimo aumento di capitale dell'istituto ligure. Operazione il cui lancio è atteso attorno al 20 di novembre.

carige

 

La speranza del banchiere ex UniCredit è quella d'imbarcare i grandi fondi del mercato convincendoli a sottoscrivere le nuove azioni, nomi blasonati come quello di BlackRock, investitore molto presente nel capitale di diverse blue chips, ma anche fondi hedge come il britannico Toscafund Asset Management Llp (fondato nell'ottobre del 2000 da Martin Hughes e che negli anni si è guadagnato il nomigliolo di "Rottweiler della City" per la sua gestione aggressiva). I fondi potrebbero trovare interessante l'operazione, cui aderiranno le famiglie Malacalza e Volpi, probabilmente arrotondando le rispettive quote, ad oggi pari rispettivamente al 17,588% e al 6,001%. 

Intanto, in Borsa  a poco dal suono della campanella di chiusura le azioni Carige lasciano sul terreno oltre l'1,8% a 20,61 centesimi. L'incognita resta l'atteggiamento degli investitori retail, visto che il titolo negli ultimi 10 anni è passato dai 42,5 euro circa di inizio dicembre 2007 ai poco più di 0,205 euro attuali, nonostante successivi aumenti di capitale per 1,65 miliardi di euro complessivi. Ricapitalizzazioni che con l'operazione da massimi 500 milioni (più massimi 60 milioni legati alla conversione volontaria in equity di quasi 200 milioni di obbligazioni in mano a investitori istituzionali) dovrebbero superare quota 2 miliardi.

 

infografica piano carige
 

Per rafforzare il capitale Fiorentino è anche alla ricerca di investitori interessati ad asset immobiliari e alla società di credito al consumo Creditis, da cui il banchiere si spera di ricavare in tutto altri 200 milioni.