Economia
Carige, Delmonte nuovo Ceo. Rumors. Per il mercato servono oltre 600 milioni
Domani Cda per rimpiazzare lo sfiduciato Guido Bastianini. In Borsa il titolo continua a soffrire sull'incertezza sul fabbisogno di capitale
Una terna di nomi per il nuovo amministratore delegato di Banca Carige per sotituire lo sfiduciato Guido Bastianini. Terna all'interno della quale la dovrebbe spuntare Gabriele Delmonte, responsabile crediti dell'istituto di credito ligure. Sono le indiscrezioni che circolano alla vigilia del Cda che dovrebbe rimpiazzare la casella rimasta vuota dopo la lettera mandata dall'zionista di maggioranza relativa Vittorio Malacalza. Il Comitato nomine ha scelto tre nomi di dirigenti interni da sottoporre al board per stringere i tempi e eliminare ogni tipo di incertezza dopo che alcuni analisti, fra cui quelli di Equita Sim hanno ridotto il prezzo obiettivo sul titolo, ipotizzando un ammontare dell'aumento di capitale maggiore rispetto a quello deliberato dalla banca.
Equita (0,20 il target price), per esempio, parla di "un aumento di capitale da 600 milioni anzichè da 450", dopo aver ricordato che gli advisor avrebbero stimato che il fabbisogno di capitale per avere dei margini di prudenza sarebbe di 800 milioni e non di 450". Ubs (neutral, Tp 0,24 euro) vede delle implicazioni negative per la banca: infatti, "la rimozione del Ceo, nel migliore dei casi, dovrebbe ritardare il processo di ristrutturazione e ricapitalizzazione". In ogni caso, proseguono gli analisti, "anche se l'attuale incertezza sta ostacolando l'abilita' di Carige nel raccogliere con successo capitali, non pensiamo che questa situazione possa rappresentare un rischio a livello sistemico".
Lo sconto a cui scambia il titolo, sottolinea Ubs, è giustificato dall'incertezza presente sulla ristrutturazione. In generale Banca Akros dichiara che "la situazione della banca resta fragile" anche alla luce della pulizia di bilancio e dell'aumento di capitale atteso. La casa d'affari mantiene quindi il rating sospeso sul titolo. In Borsa, gli investitori non ne vogliono sapere di tenere il titolo in portafoglio. Le azioni scivolano del 3,84% a 0,2128 euro, tornando ad avvicinarsi ai minimi storici di 0,2 euro toccati la scorsa settimana.
Il cda di venerdi' ha votato (8 contro 4) per la revoca delle deleghe all'amministratore delegato Bastianini che dalla primavera 2016 stava guidando le delicate operazioni di ristrutturazione della banca che dovranno passare attraverso un aumento di capitale (da almeno 450 milioni) e dallo scorporo di crediti deteriorati in un veicolo ad hoc. La sfiducia al manager avvenuta dopo una lunga discussione in consiglio e' stata seguita dalle indiscrezioni su possibili dimissioni di alcuni dei consiglieri contrari alla decisione e dalla presa di posizione della Vigilanza Bce che ha chiesto conferme sull'avanzamento delle misure di rafforzamento patrimoniale.
"Abbiamo detto che siamo fermi nel nostro intento e quindi contiamo di mantenere tutti gli impegni presi e anche i tempi che avevamo concordato con Bce", ha detto nel week end il presidente Giuseppe Tesauro a proposito dei colloqui avuti con Francoforte e escludendo ipotesi di commissariamento dell'istituto.