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Economia
Cementir, ricavi-Mol record. Dividendi su con payout tra il 20-25% dell'utile

Il piano industriale al 2024 prevede ricavi in crescita del 6,7% medio annuo a 1,65 miliardi 

Pandemia, caro-bolletta, boom dei prezzi delle commodity e crollo della lira turca non azzoppano il business di Cementir che chiude il bilancio 2021 con fatturato e margine operativo lordo al record storico. Il colosso del cemento controllato dal gruppo Caltagirone e guidato da Francesco Caltagirone Jr ha messo a segno un Mol di 300 milioni di euro (esclusi proventi netti non ricorrenti) e 1,36 miliardi di euro di ricavi, voci rispettivamente in crescita a due cifre sul 2020 del 14% e dell’11%.

Se si guarda la fotografia del solo quarto trimestre, i ricavi delle vendite e prestazioni, pari a 351,7 milioni, sono aumentati del 7,2% rispetto ai 328 milioni del quarto trimestre 2020, con un andamento positivo in tutte le aree geografiche ad eccezione della Svezia e della Malesia. Il margine operativo lordo, pari a 95,9 milioni, è aumentato dell'11,9% rispetto agli 85,7 milioni del quarto trimestre 2020. Il risultato comprende proventi netti non ricorrenti pari ad 11,1 milioni, al netto dei quali il risultato sarebbe stato pari ad 84,8 milioni, in crescita del 6% rispetto al comparabile risultato del 2020 (80 milioni). Il risultato operativo ha raggiunto 64,5 milioni, in aumento del 8,4% rispetto ai 59,5 milioni nel quarto trimestre 2020.

Il presidente e Ceo Caltagirone Jr ha spiegato che “la generazione di cassa, che ha raggiunto circa 120 milioni di euro, ci ha consentito di ridurre l'indebitamento finanziario netto di circa 73 milioni di euro al netto dell'impatto Ifrs 16, di distribuire 21,9 milioni di euro di dividendi e di investire 24,8 milioni di euro per l'acquisto di azioni proprie. Il nuovo piano industriale al 2024 continuerà a dare centralità ai temi Esg nella nostra strategia di medio-lungo periodo, integrandoli sempre più nel modello di business e non limitando il nostro impegno alla sola mitigazione degli impatti sull'ambiente".

Il nuovo piano prevede ricavi in aumento a 1,65 miliardi di euro, con una crescita media annua (Cagr) del 6,7%. Previsto un aumento dei volumi di vendita di cemento, calcestruzzo e aggregati in tutte le aree geografiche, con incrementi dei prezzi soprattutto nel settore cemento nel corso del 2022, a compensare il significativo aumento dei costi energetici, delle materie prime e della logistica. Il margine operativo lordo è visto a circa 350 milioni, con una crescita media annua (Cagr) di circa il 5%, in tutte le aree geografiche ad eccezione della Turchia.

Tra le assunzioni di piano si evidenzia un incremento a doppia cifra del costo dei combustibili e dell'elettricità ed un deficit medio annuo di CO2 di circa 500.000 tonnellate, il cui impatto economico è mitigato da un meccanismo di indicizzazione tra prezzo di vendita ed extra costo delle CO2. La voce investimenti prevede circa 72 milioni di euro per lo sviluppo della capacità produttiva, il mantenimento dell'efficienza degli impianti e la sicurezza. Investimenti "green" cumulati pari a 97 milioni di euro per progetti di sostenibilità che consentiranno, tra l'altro, una riduzione delle emissioni di CO2 in linea con gli obiettivi del gruppo.

La generazione di cassa prevista grazie ai migliori risultati e all'ottimizzazione del capitale circolante consentirà di raggiungere una posizione di cassa positiva nel 2024 di oltre 300 milioni di euro. Infine, le nuove strategie ipotizzano la distribuzione di un dividendo crescente, corrispondente a un payout ratio compreso tra il 20% e il 25% dell'utile netto di periodo.

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