Commissariamento per Banca Carige. Cosa accade a risparmiatori e clienti - Affaritaliani.it

Economia

Commissariamento per Banca Carige. Cosa accade a risparmiatori e clienti

Banca Carige, cosa ne sarà dei risparmi dei correntisti dell'Istituto ligure? La risposta sul commissariamento di Carige

Il governo, su pressione della Lega, vorrebbe che MPS intervenga nel caso Banca Carige, ma la domanda principale che si fanno i risparmiatori dell'istituto ligure è che succederà ora ai loro risparmi.

La riposta la fornisce un articolo de Il Sole 24 Ore.  La banca oggi è stata posta in amministrazione straordinaria da parte della Bce, il che significa che i commissari straordinari nominati dalla banca centrale hanno più poteri rispetto ai membri di un cda ordinario ma sono indipendenti e non possono sostituirsi all’azionista.

Quali sono le conseguenze per i correntisti, e più in generale per i clienti di Carige è la domanda a cui rispondono Isabella Bufacchi e Maximilian Cellino.

Il commissariamento di Carige non influisce sui normali rapporti, né sui contratti che la banca ha al momento in corso con la propria clientela. La circostanza che l’istituto di credito sia stato posto in amministrazione straordinaria lascia infatti del tutto immutata la sua gestione ordinaria. L’unica differenza rispetto al passato è che a gestire la banca ligure non sarà più il Consiglio di amministrazione, ma i commissari nominati dalla Banca centrale europea in via temporanea. Il fatto che due delle tre persone nominate in via temporanea – il presidente, Pietro Modiano, e l’amministratore delegato, Fabio Innocenzi – siano in fondo gli attuali amministratori accentua semmai la continuità con la precedente gestione e rappresenta un’ulteriore garanzia per i rapporti tutt’ora in essere.

Scongiurata almeno per il momento l’ipotesi del bail-in che potrebbe aprirsi solo se tutte le opzioni oggi sul tavolo, aumento di capitale, fusione, ingresso di nuovi soci, dovessero fallire e la Bce sarebbe così costretta a dichiarare  la banca “in dissesto o a rischio di dissesto”.