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Economia
Coronavirus, "Decreto Cura Italia". Ecco come avere tutti gli aiuti economici

Coronavirus, "Decreto Cura Italia". Ecco come avere tutti gli aiuti economici

Mutui e fisco Come fermo le rate?
Per i mutui e i prestiti bancari c’è una sospensione dei versamenti fino al 30 settembre: bisogna presentare la domanda alla banca o all’intermediario finanziario che ha erogato il credito, preferibilmente utilizzando un canale online. Per tutte le imprese che operano nei settori più colpiti dalla crisi spiega Repubblica - è prevista la sospensione dei versamenti di contributi e ritenute per lavoratori dipendenti di marzo ed aprile. Sospesi inoltre i pagamenti delle cartelle esattoriali dall’8 marzo al 31 maggio 2020: nessun adempimento, il pagamento slitta e basta.

Negozi chiusi: recupero l’affitto?
Sì, in parte. Si può compensare fiscalmente con credito d’imposta il 60% del canone di affitto del mese di marzo del laboratorio o del negozio, dove artigiani e commercianti svolgono la loro attività, se questi sono stati costretti a chiudere come previsto dal decreto “Cura Italia” (dalla vendita di abbigliamento ai parrucchieri). Il beneficio fiscale non è invece riconosciuto alle attività che sono rimaste aperte, come le lavanderie o gli alimentari. Il bonus opera in automatico alla prima scadenza fiscale utile.

Chi ha diritto alla cassa integrazione?
I licenziamenti sono congelati per due mesi. Ma se non fosse possibile proseguire l’attività lavorativa, l’imprenditore ha un’ampia facoltà di ricorso alla cassa integrazione. Gli ammortizzatori straordinari previsti dal decreto, - spiega Repubblica - che includono per la prima volta la cig in deroga anche per chi ha un solo dipendente (escluso però il lavoro domestico), coprono il periodo 23 febbraio-31 agosto 2020 per un massimo di nove settimane. La domanda va presentata all’Inps, con modalità che verranno chiarite da circolari che verranno diffuse dall’Istituto nei prossimi giorni.

Figli a casa da scuola Posso avere un aiuto?
Le domande per ottenere il voucher per la baby sitter (600 euro al mese, 1000 per chi svolge una professione sanitaria) vanno presentate all’Inps. Dunque chi non lo avesse già fatto si deve registrare dotandosi di password e pin. Per l’erogazione del voucher nei prossimi giorni verrà attivato un “borsellino speciale” nel quale verrà collocata la somma. Il congedo parentale di 15 giorni al mese per famiglia per seguire i figli fino a 12 anni che non vanno a scuola va chiesto invece al datore di lavoro, che non può rifiutarlo. Verrà corrisposta un’indennità pari al 50% della retribuzione.

Partita Iva Come recupero?
Commercianti, artigiani e lavoratori autonomi con partita Iva, cococo e iscritti alla gestione separata dell’Inps, hanno diritto a un indennizzo di 600 euro. La domanda va presentata all’Inps, che ha già fatto sapere che intende erogare queste somme attraverso un “click day” fissato probabilmente già la prossima settimana. Le modalità verranno chiarite in una circolare. Tra i beneficiari inclusi i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, operai agricoli e lavoratori dello spettacolo. Esclusi gli iscritti agli ordini professionali: per loro potrebbe arrivare nelle prossime ore un decreto ad hoc.

Stipendi Chi prende i 100 euro?
I lavoratori dipendenti che anche in questa situazione devono continuare a uscire di casa per raggiungere la sede di lavoro. Non potendo utilizzare la modalità di smart working, viene loro riconosciuto per il mese di marzo un premio da 100 euro, purché abbiano un reddito inferiore ai 40 mila euro lordi annui. L’indennità, - secondo Repubblica - che non costituisce reddito imponibile ai fini fiscali, viene erogata direttamente sullo stipendio, in funzione dei giorni lavorati in sede nel mese di marzo. Il datore di lavoro quindi sarà in grado di pagarla da aprile, e recupererà le somme attraverso la compensazione fiscale.

Imprese Quali sostegni ci sono?
Le piccole imprese come i privati hanno diritto a una moratoria: vengono congelate fino al 30 settembre le linee di credito in conto corrente, finanziamenti per anticipi su titoli di credito, scadenze di prestiti a breve e rate di prestiti e canoni in scadenza. Per le imprese più grandi c’è la garanzia dello Stato a favore di Cassa Depositi e Prestiti per fornire le risorse necessarie alle banche che le finanziano. Ci sono poi altri interventi minori, ma significativi, a cominciare dal credito d’imposta pari al 50% delle spese per interventi di sanificazione e a tutela della sicurezza sul lavoro.

Quarantena Ferie o malattia?
I lavoratori che sono costretti a una quarantena precauzionale perché entrati in contatto con persone contagiate, o arrivano da zone con altissimi livelli di diffusione del coronavirus, sono da considerarsi in malattia. Tuttavia - spiega Repubblica - l’indennità non grava sull’Inps, a differenza della malattia ordinaria, ma sullo Stato. Inoltre questo periodo non si cumula con la malattia vera e propria ai fini del calcolo del periodo di comporto (il limite di giorni di malattia in un anno dopo i quali il lavoratore diventa licenziabile).

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