Economia
Dazi, l'Ue tende la mano a Trump. Von der Leyen: "Puntiamo all'intesa con gli Usa". Ma dal tycoon non ci saranno sconti
Von der Leyen: "Restiamo fedeli ai nostri due principi: difendere i nostri interessi e continuare a lavorare in buona fede". Ft: "Tariffe più alte rispetto a quelle del Regno Unito"

Von der Leyen: "Dazi Usa senza precedenti, preferiamo una soluzione negoziata"
Dallo scorso febbraio, gli Stati Uniti hanno introdotto dazi sul 70% del commercio totale con l'Unione Europea, una misura che la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha definito di "portata senza precedenti".
Intervenendo al Parlamento europeo, von der Leyen ha sottolineato la posizione ferma dell’Unione, pur ribadendo la volontà di trovare una via negoziale: "La nostra linea è stata chiara: saremo fermi. Ma preferiamo una soluzione negoziata. Stiamo lavorando a stretto contatto con l'amministrazione USA per raggiungere un accordo, e ho avuto un proficuo scambio con il presidente Trump all'inizio della settimana per contribuire a far progredire le cose".
La presidente ha aggiunto che l’obiettivo è costruire un quadro chiaro per proseguire i lavori: "Restiamo fedeli ai nostri due principi: difendere i nostri interessi e continuare a lavorare in buona fede. E, naturalmente, ci stiamo preparando a tutti gli scenari".
Secondo il Financial Times, tuttavia, un eventuale accordo commerciale tra Bruxelles e Washington potrebbe risultare meno favorevole rispetto a quello già raggiunto tra gli Stati Uniti e il Regno Unito. L'Ue sarebbe disposta a firmare una "intesa quadro temporanea" che preveda tariffe reciproche al 10%, ma i negoziati su molti aspetti del dossier continueranno. Il quotidiano della City osserva inoltre che Bruxelles non si aspetta di ottenere lo stesso livello di accesso al mercato americano garantito a Londra per quanto riguarda settori strategici come acciaio, automobili e altri beni colpiti da dazi settoriali.
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