Dazi Usa-Ue al 15%, Sefcovic: "Accordo migliore possibile, senza sarebbe stato un disastro". Nessun impegno sulla web tax - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 14:16

Dazi Usa-Ue al 15%, Sefcovic: "Accordo migliore possibile, senza sarebbe stato un disastro". Nessun impegno sulla web tax

Dazi al 15% e accordo Usa-Ue, le notizie di lunedì 18 luglio

di Redazione

Dazi Usa-Ue al 15%, Sefcovic: "Accordo migliore possibile, senza sarebbe stato un disastro"

L'accordo sui dazi siglato ieri in Scozia dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, con il presidente Usa, Donald Trump, era il "migliore" possibile nelle circostanze attuali, che sono "molto difficili" per l'Ue. Lo dice il commissario europeo al Commercio Maros Sefcovic, in conferenza stampa a Bruxelles.

"Questo - afferma - è chiaramente il miglior accordo che potessimo ottenere, in circostanze molto difficili. Voi non eravate presenti in sala ma, se foste stati presenti ieri, avreste visto che abbiamo iniziato con il 30%". Vale a dire che a partire dal "primo agosto" sarebbe stata applicata dagli Usa "una tariffa del 30% sulle nostre esportazioni, il che, praticamente, bloccherebbe tutto il commercio".

Con l'accordo siglato ieri, invece, "i flussi commerciali salveranno i posti di lavoro in Europa e apriranno un nuovo capitolo nelle relazioni con gli Stati Uniti", con i quali si discuterà "su come adattare i nostri modelli commerciali reciproci, in questa nuova era di geoeconomia e geopolitica". Si tratta di "una risposta politica molto importante, perché non riguarda solo il commercio: riguarda la sicurezza, riguarda l'Ucraina, riguarda l'attuale volatilità geopolitica. Non posso entrare nei dettagli di ciò che è stato discusso ieri, ma posso assicurare che non riguardava solo il commercio", spiega Sefcovic.

L'accordo in materia di dazi è sicuramente "meglio di una guerra commerciale" tra gli Stati Uniti e l'Unione Europea, sottolinea. "Anche se so che per alcuni un potenziale altro tipo di risultato può sembrare molto allettante ora - dice Sefcovic - non hanno considerato tutti i numeri, tutte le conseguenze, tutto l'impatto che avrebbe su ogni settore. Noi lo abbiamo fatto e quindi, con piena consapevolezza, sono sicuro al 100% che questo accordo è migliore di una guerra commerciale con gli Stati Uniti".

"Se qualcuno crede ancora che possiamo ritornare alla situazione precedente al 2 aprile", quando Trump annunciò una sventagliata di dazi nei confronti di innumerevoli Paesi nel cosiddetto 'Liberation Day', per Sefcovic si illude. "E' piuttosto ovvio - afferma - che il mondo che c'era prima del 2 aprile ormai è andato: semplicemente, dobbiamo adattarci" alla nuova realtà e "affrontare le sfide che derivano da questo nuovo approccio" degli Usa.

"Credo - aggiunge Sefcovic - che la cooperazione strategica con il nostro partner strategico rappresenti un risultato migliore di una guerra commerciale totale".

Con dazi unilaterali al 30%, prosegue il commissario al Commercio, "molte aziende" europee si ritroverebbero "sottoposte ad una pressione drammatica" e l'Europa dovrebbe fare i conti con la "potenziale perdita di centinaia di migliaia, se non milioni di posti di lavoro. E cosa succederebbe dopo? La situazione diventerebbe così insopportabile che dovremmo arrivare a una soluzione negoziata".

Dopodiché, conclude, succederebbe una cosa molto semplice: "Dovremmo presentare la proposta, ma in condizioni molto peggiori".

Dazi, fonti Ue: nessuno impegno con Usa su web tax

"Durante questi negoziati, sia a livello tecnico che politico, abbiamo difeso con forza la nostra autonomia normativa. Quindi non c'è assolutamente alcun impegno sulla regolamentazione digitale, sulle tasse digitali, che non sono di competenza dell'Ue. Abbiamo quindi difeso e salvaguardato con forza il nostro diritto di regolamentare, e questo era un obiettivo importante, anche in questi negoziati". Lo ha dichiarato un funzionario della Commissione europea in un briefing con i giornalisti. 

Bayrou: "Giorno triste per l'Europa che ha deciso di sottomettersi"

Critiche arrivano dalla Francia. "È un giorno triste quando un'alleanza di popoli liberi, riuniti per affermare i propri valori e difendere i propri interessi, decide di sottomettersi", dichiara il primo ministro francese François Bayrou commentando l'accordo commerciale tra Ue e Usa firmato ieri in Scozia.

Tajani: "Sostegni alle imprese"

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando a una conferenza stampa di Forza Italia sul Sud, fa sapere di aver già convocato per oggi pomeriggio "alla Farnesina una riunione con tutti i rappresentanti del mondo imprenditoriale per parlare di dazi''. Scopo dell'incontro, spiega il vicepremier, è ''informare le imprese e sapere da loro cosa serve per sostenerle in questo momento e per poter continuare a perseguire l'obiettivo dei 700 mld di export entro la fine del 2027''.

Usa-Ue, accordo sui dazi al 15%. Pechino: “Nessun patto a nostre spese" 

L’accordo commerciale raggiunto tra Stati Uniti e Unione Europea porta con sé una nuova fase nelle relazioni transatlantiche, segnando alcuni punti fermi ma lasciando ancora aperte questioni cruciali per diversi settori strategici: chip, vino, farmaceutica e agroalimentare.  Dall'intesa raggiunta tra il presidente americano Donald Trump e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen va ricordato che gli Stati Uniti introdurranno un dazio del 15% su specifici prodotti europei, mentre l'Ue sospenderà le contromisure dal 4 agosto. 

Dazi al 15%, effetti su farmaci e semiconduttori

Secondo fonti europee, attualmente non verranno applicati dazi su farmaci e semiconduttori europei esportati negli Stati Uniti. Anche in caso di future misure restrittive da parte di Washington, la tariffa massima concordata non potrà superare il 15%, come previsto dall’intesa raggiunta dopo le indagini statunitensi condotte ai sensi della Sezione 232. La misura è stata accolta con cauto ottimismo dalle imprese europee dell’hi-tech e della farmaceutica.

Dazi al 15%, agroalimentare: trattative in corso, vino in bilico

Restano invece aperte le trattative sul settore agroalimentare. Al momento non esiste una tempistica definita per le eventuali esenzioni sui dazi al vino europeo, anche se, secondo fonti Ue, "sembrano esserci progressi più significativi sul fronte dei distillati". L’accordo prevede infatti una tariffa del 15% anche per l’agroalimentare, con possibilità di eccezioni ancora in fase di definizione.

Dazi al 15% su auto e componenti, Acea preoccupata

Sull'automotive, l’accordo genera più preoccupazioni che sollievo. L’Associazione europea dei costruttori di automobili (Acea) ha accolto positivamente la riduzione dell’incertezza, ma sottolinea che gli Stati Uniti continueranno a mantenere dazi elevati su automobili e componenti europei. "Ciò continuerà ad avere un impatto negativo non solo sull’industria dell’Ue, ma anche su quella statunitense", ha dichiarato la direttrice generale Sigrid de Vries, che ha auspicato chiarimenti urgenti sui dettagli dell’intesa.

Dazi al 15%, la Cina avverte: "Nessun patto a nostre spese"

Pechino da parte sua, attraverso il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun, ha dichiarato di essere favorevole al dialogo e alla risoluzione delle controversie commerciali secondo le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio (WTO). Tuttavia, ha espresso ferma opposizione a qualsiasi accordo “raggiunto a spese della Cina”.

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