Economia
Dalla micro-impresa ai milioni di euro, la "metamorfosi" della Deas sotto la Lady cyber Stefania Ranzato
La “Lady d’oro” della cybersicurezza pubblica è amministratrice e socia unica tramite Deas Holding della Deas, acronimo di Difesa e analisi sistemi

Stefania Ranzato
La "metamorfosi" della Deas sotto la Lady d'oro Stefania Ranzato
Come si fa a far crescere in sei anni i ricavi del 30.488% e gli utili nello stesso periodo del 6.592%? Bisogna chiamarsi Stefania Ranzato e occuparsi di cybersicurezza per le aziende pubbliche con la Deas, costituita nel 2018 ma ora finita nella bufera giudiziaria che ha visto anche indagato per peculato Cristiano Cannarsa, amministratore delegato della società pubblica Sogei, il cui direttore generale Paolo Iorio era stato arrestato mesi fa.
La “Lady d’oro” della cybersicurezza pubblica è amministratrice e socia unica tramite Deas Holding della Deas, acronimo di Difesa e analisi sistemi che quando nacque aveva lo status addirittura di “microimpresa”.
Ma i numeri dei bilanci raccontano di una macrocrescita perché l’anno dopo i ricavi salirono a 861milla euro, per quasi raddoppiare a 1,6 milioni nel 2020, sempre più che raddoppiare a 3,4 milioni nel 2021, balzare a 8,1 milioni l’anno dopo e sfondare il tetto dei 20 milioni nel 2023. E l’utile dai 130 mila euro del 2019 è passato a 211mila euro (2020), 413mila euro (2021), 2,3 milioni (2022) e l’anno dopo addirittura 8,7 milioni che fruttano alla Ranzato l’incasso di un super-dividendo di 8,5 milioni.
“La società nell’esercizio 2023 - dice la Ranzato nella relazione sulla gestione - ha visto un ingente aumento del volume degli affari anche in seguito all’effetto dell’aggiudicazione di importanti bandi di gare europei tra i quali i grandi Accordi quadro del Piano triennale AGID banditi da Consip”. Com’è noto per l'affidamento di appalti pubblici di servizi, forniture e lavori come previsto dall'art. 29 del nuovo Codice appalti Sogei, oltre alle attività svolte in autonomia come stazione appaltante, opera anche tramite Consip.