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Economia
Ferrovie, boom all'estero: i ricavi fuori dall'Italia supereranno i 2 mld

Ferrovie, boom all'estero: i ricavi fuori dall'Italia supereranno i 2 mld

Le affiliate internazionali si confermano un punto di forza nel piano strategico del gruppo Ferrovie dello Stato. Secondo le prime stime relative alla conclusione dell'anno 2023, i guadagni derivanti dalle operazioni internazionali supereranno i 2 miliardi di euro rispetto ai 1,6 miliardi di euro del 2022, principalmente grazie all'incremento delle attività in Spagna. Secondo previsioni ottimistiche ma ancora non ufficiali, il valore potrebbe variare tra i 2,2 e i 2,3 miliardi di euro. Questo è riportato da Mf. L'obiettivo per il 2031 è di raggiungere i 5 miliardi di euro di guadagno. Tuttavia, al di fuori dei confini italiani, non tutto procede senza intoppi, e questo non è imputabile a FS. I problemi derivano soprattutto dalla Francia. Il tunnel ferroviario del Frejus è stato chiuso dalla fine di agosto a causa di una frana nella parte francese, che continua a bloccare la linea Torino-Lione.

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Secondo Sncf Resau, l'ente responsabile dei lavori, ci vorranno ancora molti mesi prima che la linea ferroviaria possa riaprire: prima è necessario mettere in sicurezza la montagna. La riapertura, quindi, slitterà al 2025, considerando che i lavori non inizieranno prima dell'autunno 2024, quando si pensava invece che il traffico ferroviario sarebbe già ripreso. Questa prolungata interruzione ha bloccato anche i treni Frecciarossa impegnati sulla tratta Milano-Parigi, un collegamento di grande successo lanciato da Trenitalia a dicembre 2021. "Viaggiavamo con una percentuale di occupazione ben oltre il 90%, con picchi del 98%", spiega Carlo Palasciano, chief International Officer e chief Transformation Officer del gruppo, in occasione di un evento.

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"Quando la linea è stata interrotta, abbiamo dovuto rimborsare tutti i passeggeri. Considerando anche il traffico merci, da allora abbiamo perso 8 milioni di euro al mese in termini di mancati ricavi". Questo valore si divide in 5 milioni di euro per il traffico merci e 3 milioni per il trasporto passeggeri. Da settembre fino alla fine di gennaio, si contano già 40 milioni di euro in meno, ma se la situazione non si risolverà prima del 2025, il totale salirà a quasi 130 milioni, causando l'annullamento del servizio per le Olimpiadi di Parigi dell'estate successiva, che avrebbe ulteriormente alimentato il traffico del Frecciarossa. Nel frattempo, Trenitalia France ha incrementato da 3 a 5 le frequenze tra Parigi e Lione e ha aggiunto un collegamento giornaliero Lione-Chambery per tutta la stagione invernale, attivo il sabato e la domenica. Non è la prima volta che eventi naturali avversi interrompono i servizi ferroviari: basti pensare ai 50 km di ferrovia colpiti dalle inondazioni in Grecia sulla tratta Atene-Salonicco. Il Frecciarossa Milano-Parigi, però, è diventato in breve tempo una delle punte di diamante del gruppo, tanto da essere considerato un concorrente sgradito da Sncf, che ha visto molti passeggeri preferire il treno italiano. Non ci sono rimpianti: i ritardi nella riapertura stanno causando malcontento anche in Francia, con critiche rivolte a Sncf Resau, specialmente per via dell'aumento continuo del traffico di camion, alternativa al trasporto su rotaia, nell'Alta Savoia.






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