Economia
Ferrovie, si dimette tutto il Cda. Così Renzi caccia il Ceo Elia

Burrascoso ricambio dei vertici in Fs. Il consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato ha rassegnato le dimissioni. E' quanto rende noto un comunicato della holding che controlla Trenitalia aggiungendo che "un'assemblea per la nomina del nuovo consiglio sarà convocata il più presto possibile". L'indicazione sarebbe arrivata direttamente da Palazzo Chigi.
La settimana scorsa il premier, Matteo Renzi, aveva invitato il presidente, Marcello Messori, e l'amministratore delegato Michele Mario Elia a fare un passo indietro. Invito non colto dai manager, soprattutto da Elia, che ha portato il presidente del consiglio a forzare la mano indicando ai consiglieri la via delle dimissioni. Una forzatura che ricorda quella che ha portato all’azzeramento dei vertici di Cdp.Elia, secondo quanto riferito da chi ha avuto modo di parlare con lui fino a ieri, non avrebbe avuto l'intenzione di presentare le sue dimissioni nelle mani del ministro del Tesoro, Pier Carlo Padoan, in quanto azionista della società.
Al Cda di oggi, i due top manager avrebbero dovuto presentare un resoconto proprio sull'incontro avuto con Renzi la settimana scorsa. Anche perchè il board previsto per martedì 17 era stato annullato proprio in vista del chiarimento con Palazzo Chigi. Elia sarebbe stato determinato ad andare avanti con il suo lavoro, e non avrebbe visto motivi per le dimissioni, anche in considerazione del fatto che quest'anno le Fs chiuderanno il bilancio con 500 milioni di utile.
Messori, invece, aveva già dato disponibilità al passo indietro. E' proprio la decisione di Elia di non voler cedere il passo che ha portato quindi il Tesoro al gesto estremo di far decadere il consiglio a seguito delle dimissioni da parte della maggioranza dei nove consiglieri del gruppo. La motivazione principale del repentino ricambio al vertice è l'accelerazione impressa dall'esecutivo al dossier sulla privatizzazione delle Ferrovie. Lunedì scorso il Governo ha approvato il Dpcm che ne traccia le linee guida. In tutti mesi in cui si è discusso del progetto, Messori ed Elia non sono riusciti a stabilire una linea condivisa che facesse arrivare in porto il progetto di Renzi.
A condurre in Borsa nel 2016 il gruppo ferroviario sarà dunque un altro ticket. Il successore di Elia oltre a un identikit avrebbe un nome: Renato Mazzoncini, attuale amministratore delegato di Busitalia, una controllata di Ferrovie.