Economia
Grecia, il ministero delle Finanze tedesco: col no tutto si complica

Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
"La Cancelliera Angela Merkel ha detto chiaramente che la Germania non discute in modo bilaterale con il governo greco. Ma, assieme agli altri partener, il nostro governo è disponibile a discutere con Atene per trovare una soluzione al problema. Però, come ha precisato la stessa Cancelliera nella giornata di mercoledì, non ha senso parlare prima del referendum di questa domenica e prima di conoscere le scelte del popolo greco". Lo afferma ad Affaritaliani.it Frank Paul Weber, portavoce del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble, alla viglia dell'apertura delle urne in Grecia.
"Ci auguriamo che domenica venga fatta chiarezza e aspettiamo di capire la posizione del popolo greco. E' chiaro che se vince il sì, se vince il no o se comunque vada il distacco è minimo o netto la situazione cambia totalmente. Le discussioni che verranno fatte dopo il referendum dipenderanno dall'esito del voto", aggiunge il portavoce.
Weber spiega: "A metà settimana Tsipras con una lettera ha chiesto un certo tipo di aiuto finanziario che rientra nell'Esm e che è legato, non solo nel caso della Grecia ma a livello generale, ad alcune precise condizioni e riforme. E' evidente che il dialogo andrà in una certa direzione in base all'esito del referendum. A questo punto serve chiarezza da parte del popolo greco".
Ma se dovesse vincere il no in modo evidente e chiaro "non ci sarebbe più un atteggiamento cooperativo classico da parte dei greci e la situazione diventerebbe complicata. La Grecia chiderebbe un aiuto all'interno del quadro dell'Esm, che prevede sforzi e riforme di un certo tipo, fissati da trattati internazionali, che altri paesi hanno fatto, ma rifiutando qualunque tipo di riforma o sforzo", conclude il portavoce del ministero delle Finanze tedesco.