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Economia
Hannappel (Philip Morris): "Gli investimenti un argine contro le agromafie"

Hannappel: "I nostri investimenti una protezione contro le agromafie"

"Il comparto tabacchicolo italiano si coalizza sotto il vessillo della legalità, unendo produttori di tabacco grezzo, tabaccai e produttori industriali." Così Marco Hannappel, presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia, commenta i risultati del secondo Rapporto del tavolo di lavoro Maciste (monitoraggio agromafie contrasto illecito settore tabacchi ed e-cig), che mira a contrastare le attività delle agromafie. "Rappresentare una filiera integrata, di rilevanza non solo economica ma anche innovativa, ha contribuito a contrastare l'illegalità nel nostro Paese."

Nel frattempo, le infiltrazioni criminali nel mercato stanno crescendo in altri Paesi europei, con la Francia in testa. "Ci sono molte azioni divergenti rispetto al resto dell'Europa che i francesi hanno intrapreso nel settore del tabacco," spiega l'amministratore delegato. "Innanzitutto, un significativo aumento del prezzo delle sigarette e, contemporaneamente, la difficoltà per un fumatore adulto di accedere a informazioni su nuove alternative al fumo tradizionale. Questa combinazione ha portato a una crescita esponenziale del mercato illegale che alimenta filiere al di fuori del fisco e della legge."

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Tuttavia, i volumi di contraffazione in Italia stanno diminuendo: secondo il rapporto di KPMG, passano dal 5,5% nel 2018 al 2,3% nel 2022. "Attualmente, l'illegale nel nostro settore rappresenta un quinto rispetto alla media europea e quasi 20 volte meno rispetto alla Francia," sottolinea Hannappel. "L'Italia ha percorso una strada basata su diversi fattori, compreso il lavoro delle forze dell'ordine e della Guardia di Finanza, che effettuano costantemente sequestri ottenendo risultati significativi. Inoltre, il quadro regolatorio fiscale supporta il commercio legale, anche attraverso il canale dei tabaccai che è un pilastro di legalità in Italia."

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Tuttavia, le organizzazioni criminali sono sempre più interessate al mercato dei prodotti senza combustione, come sigarette elettroniche e tabacco riscaldato, un settore in forte crescita a livello globale che ha raggiunto i 25 miliardi di dollari nel 2023, con un aumento del 79% rispetto al 2017. La Guardia di Finanza effettua frequenti sequestri in questo settore, evidenziando la complessità della contraffazione di dispositivi innovativi. "La nostra arma principale è l'innovazione e l'utilizzo di un quadro regolatorio che favorisce l'utilizzo di canali legali, controllati e ben gestiti," afferma Hannappel.

La filiera del tabacco ha subito notevoli evoluzioni negli ultimi anni, con un'ampia presenza in diverse fasi, dall'agricoltura alla trasformazione del prodotto, all'attività industriale e di servizi. "La nostra attività rappresenta una fetta significativa del PIL e fornisce lavoro a 41.000 persone con 1.000 aziende dedite alla produzione di tabacco grezzo," aggiunge Hannappel. "La tracciabilità del prodotto, dal seme al cliente finale, è un forte deterrente contro le attività illecite."

La presenza di multinazionali come Philip Morris ha portato a nuovi investimenti, compresi quelli dedicati ai prodotti senza combustione. "Investire in aree geografiche con disparità favorisce lo sviluppo economico e contrasta l'attività criminale," dichiara Hannappel. Tuttavia, attrarre investimenti nel Sud Italia rimane una sfida. "Dobbiamo ancora lavorare sulla nostra immagine. Investire al Sud, in molti ambiti, ha un ruolo sociale che favorisce lo sviluppo economico del territorio e riduce le disparità, dalle quali nascono e si alimentano le agromafie."

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