I deepfake di Meloni, Salvini, Schlein e Calenda usati per ingannare gli italiani, la nuova truffa che spaventa anche i più esperti - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 19:50

I deepfake di Meloni, Salvini, Schlein e Calenda usati per ingannare gli italiani, la nuova truffa che spaventa anche i più esperti

Le immagini di Meloni, Salvini, Schlein e Calenda usate per promuovere falsi investimenti. La Consob oscura 14 siti e avverte: l’unico antivirus resta il buon senso.

di Elisa Mancini

Deepfake: clonati Meloni, Salvini, Schlein e Calenda per promuovere criptotruffe

Alle truffe digitali non c'è mai fine e l'ultima arriva proprio dall'Italia. In rete circolano video e articoli che sembrano autentici, con volti e voci familiari, ma dietro quelle immagini c’è solo l’intelligenza artificiale. Stavolta, a finire nel mirino della Consob, sono state alcune piattaforme che hanno utilizzato in modo fraudolento le sembianze di noti politici italiani, Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Elly Schlein e Carlo Calenda, per promuovere servizi di investimento completamente falsi.

Come riporta Economy Magazine, tutti i personaggi sono estranei ai fatti, ma vittime di un uso distorto della tecnologia. Le loro immagini sono state clonate, le voci ricreate in modo realistico, e così il pubblico si è trovato davanti a video in cui i leader politici "raccomandavano" prodotti finanziari inesistenti o criptovalute miracolose.

La Consob, che dal 2019 ha il potere di bloccare direttamente i siti finanziari abusivi, ha ordinato l’oscuramento di quattordici nuovi portali, tre dei quali usavano proprio video e spot deepfake per promuovere attività illegali. Con quest’ultima operazione, il numero complessivo dei siti oscurati sale a oltre 1.400. 

Dietro l’intervento della Consob c’è una base normativa solida: dal "decreto crescita" del 2019, che ha introdotto il potere di oscuramento, fino al recente regolamento europeo MiCAR, che disciplina le attività legate alle cripto-attività in tutta l’Unione Europea. Queste regole permettono all’Autorità di agire in modo immediato contro chi offre servizi di investimento ai cittadini italiani senza le dovute autorizzazioni. Una misura necessaria, ma che non è comunque sufficiente a fermare un fenomeno che si sposta con la velocità della rete. Ma in un momento in cui la fiducia può essere imitata digitalmente, il buon senso resta l’unico vero antivirus.

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