Economia

IA, dai porno alle elezioni: perché il deep fake deve far paura

di Lorenzo Goj

L'intervista di Affaritaliani.it a Gabriele Di Matteo ed Eugenio Zuccarelli, autori del libro "Intelligenza artificiale - Come usarla a favore dell'Umanità"

Intelligenza artificiale, che cos'è il deep fake e perché rappresenta un serio pericolo: dalle elezioni al porno

Che impatto avrà sul mondo l’intelligenza artificiale? Tra i settori in assoluto più in ascesa, questa nuova tecnologia sta alimentando i dibattiti degli esperti di tech di tutto il mondo. Le fazioni, come sempre, sono due: c’è chi sostiene che porterà grandi benefici alla società e all’economia e poi c’è qualcun altro che, invece, sostiene che i danni potrebbero essere irreparabili.

Ma, Terminator permettendo, l’IA ciò che davvero rappresenta è un nuovo fronte da scoprire e dove l’Europa, ma soprattutto l’Italia, non può rimanere indietro a guardare. E a domandarsi su quali saranno i risvolti del futuro al fianco di questa promettente tecnologia, sono il giornalista Gabriele Di Matteo e l’esperto di IA Eugenio Zuccarelli, co-autori del libro “Intelligenza artificiale – Come usarla a favore dell’Umanità” (Mondadori, 256 pagine, 19,55 euro).

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Arrivata nelle librerie alla fine di marzo, il libro è un viaggio nell'universo dell'IA, dal suo ruolo nella nostra società a tutte le sue possibili applicazioni, dalla sanità alla comunicazione, dalla nutrizione alla sostenibilità ambientale, dall’educazione alla bionica. Interpellati da Affaritaliani.it, entrambi gli autori hanno elencato numerosi potenziali benefici dell’intelligenza artificiale, senza però omettere i possibili rischi.

Tra questi ultimi, figura un aspetto realmente sconcertante di questa tecnologia. Deepfake e fake news, rappresentano oggi uno dei pericoli più insidiosi per la nostra società.

Il deep fake – spiegano Di Matteo e Zuccarelli alla nostra testata - è una tecnologia distorta, capace di manipolare immagini e video in modo da creare contenuti falsi e ingannevoli. Questo strumento consente agli individui di sostituire il volto di una persona in un video con quello di un'altra, facendo sembrare che la persona coinvolta stia compiendo azioni o dicendo cose che, in realtà, non ha mai fatto o detto.

Quando il deep fake viene applicato al settore pornografico, dunque, il mix si trasforma in un pericolo enorme per la società. Questa pratica consente ai malintenzionati di creare video pornografici falsi, manipolando il volto di persone comuni o celebrità e inserendole in situazioni sessuali talvolta compromettenti. Questo, naturalmente non solo danneggia la reputazione e la privacy delle vittime coinvolte, ma può anche causare danni emotivi devastanti. Le vittime di tali deep fake pornografici possono essere oggetto di bullismo, stalking e persino ricatti.

In generale, l'uso del deep fake potrebbe minare la fiducia nelle informazioni visive e audiovisive, poiché diventa sempre più difficile distinguere la realtà dalla manipolazione digitale. Questo potrebbe avere conseguenze disastrose sulla società, alimentando la diffidenza e il caos nell'era dell'informazione digitale.

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L'intelligenza artificiale è dunque come un artista della manipolazione, capace di creare un caos di menzogne avvincenti e convincenti. Grazie alla sua capacità di analizzare dati e modelli di comportamento umano, può essere addestrata per diffondere notizie false in modo mirato e travolgente. Un caso clamoroso, ricordano i due esperti autori del libro, che evidenzia l’incredibile potenziale del deepfake per creare falsa informazione è quello delle finte chiamate di Biden agli elettori.

Nel dettaglio, negli Stati Uniti, migliaia di elettori hanno ricevuto telefonate che li invitavano a non andare a votare per le primarie del partito Democratico. Dall’altra parte dell’apparecchio, appunto, la voce del presidente degli Stati Uniti, nonché candidato democratico per la rielezione, Joe Biden.

“È importante che conserviate il vostro voto in vista delle elezioni di novembre. Partecipare alle primarie democratiche non fa altro che favorire i repubblicani nel loro tentativo di eleggere nuovamente Donald Trump. Il vostro voto farà la differenza a novembre, non questo martedì”, ha detto alle elettrici e agli elettori democratici la finta voce di Biden, come riportato da Nbc News.

Questo è solo il primo tentativo noto di boicottaggio elettorale tramite intelligenza artificiale di questo 2024 ricco di elezioni. Forse, dovremmo stare attenti anche noi in vista delle Europee? Malgrado questi lati oscuri, è innegabile che, però, l’IA abbia un potenziale positivo al di là di ogni immaginazione.

Come spiegano Di Matteo e Zuccarelli, con questa nuova tecnologia è possibile accedere rapidamente a una vasta gamma di informazioni su argomenti diversi. Non solo, gli algoritmi di traduzione automatica alimentati dall'IA consentono traduzioni veloci e precise tra lingue diverse. Decisamente un passo in avanti rispetto a Google Traduttore, per intenderci.

Poi, l’aspetto più discusso in assoluto: il lavoro. Nonostante c’è chi sostiene che l’intelligenza artificiale possa rubare il lavoro all’essere umano, i due esperti interpellati da Affaritaliani.it sostengono che, invece, l'IA può automatizzare compiti ripetitivi e noiosi, consentendo alle persone di concentrarsi su compiti più creativi e ad alto valore aggiunto. Ciò aumenta l'efficienza e la produttività in una varietà di settori, dalla produzione all'amministrazione.

In definitiva, l'intelligenza artificiale offre una serie di potenzialità e sfide, capaci di plasmare il nostro futuro in modi che non avremmo mai immaginato. Mentre ci addentriamo nel mondo dell'IA, è fondamentale tenere gli occhi aperti sui rischi, come il pericoloso intricarsi di deepfake e fake news, ma anche abbracciare con entusiasmo le opportunità.