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Economia
Inter, il debito monstre da 700 milioni ipoteca ogni velleità degli Zhang
Steven Zhang (Lapresse)

Chi pensava che con l’arrivo del prestito da 275 milioni da parte del fondo Usa, Oaktree, i problemi finanziari dell’Inter degli Zhang si sarebbero risolti, si sbagliava di grosso. L’addio formalizzato ieri di Antonio Conte e l’intenzione dei proprietari di affidarsi al calcio mercato per strappare più plusvalenze possibili, dicono che il prestito è solo un pannicello caldo. 

Buono solo per sanare il pregresso (leggi stipendi arretrati) e per tentare di chiudere il bilancio della stagione 20/21 con perdite minori dei 102 milioni di passivo della stagione 19/20. Da quei 275 milioni del prestito del fondo californiano, che ha in pegno tutte le azioni di Great Horizon, la scatola lussemburghese che governa con il 68% del capitale sul club nerazzurro, vanno tolti i 33 milioni per liquidare LionRock. Ne restano 240 che servono a tappare i buchi contabili del recente passato. A forza di indebitarsi per restare al timone dell’Inter Suning si è cacciata in un cul de sac

I cinesi si sono imbottiti di debiti che devono essere onorati. Tra soli 3 anni dovranno reperire 275 milioni di liquidità per rimborsare il debito con Oaktree, cui si aggiungono nel frattempo gli interessi da capogiro. Si parla di un 9% annuo che fa lievitare la sola spesa per interessi nel triennio a oltre 72 milioni. E così per non  farsi pignorare l’Inter dal fondo Usa gli Zhang devono reperire da oggi e in soli 36 mesi una provvista liquida di 340 milioni di euro. Ma non finisce qui. 

Sotto Great Horizon c’è il club nerazzurro strozzato da quei 2 bond da 375 milioni totali che vanno ripagati entro dicembre 2022. Il totale dell’esposizione debitoria che Suning deve fronteggiare sopra e sotto il suo piccolo impero calcistico supera i 700 milioni. O l’intera conglomerata Suning in Cina esce inaspettatamente dalla sua crisi finanziaria e allora provvede a sanare il debito, oppure ci deve pensare l’Inter con i suoi flussi di cassa che non ci sono. 

lukaku rabiot inter juventus
 

Pensare che gli Zhang vadano a nuovi investimenti per rafforzare la squadra e aprire a un ciclo vincente duraturo in queste condizioni è dura. La prima esigenza del proprietario cinese sarà fare cassa il più possibile per fronteggiare i debiti. E tenere botta un altro po’ solo per passare la mano ai nuovi proprietari. 

Lo schema probabile è quello visto con il Milan, dove il fondo Elliott da prestatore di denaro è divenuto azionista dopo aver escusso il pegno sulle azioni. E’ l’exit strategy per gli Zhang che nell’avventura con l’Inter tra costi d’acquisizione, finanziamenti soci e aumenti di capitale hanno finora sborsato una cifra di gran lunga superiore ai 600 milioni.

(Segue...)

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