Il marchio Apreamare resta in mani italiane. Così come Cose Belle d'Italia - Affaritaliani.it

Economia

Il marchio Apreamare resta in mani italiane. Così come Cose Belle d'Italia

Eduardo Cagnazzi

Le due società non sono oggetto di acquisizione da parte della inglese Arrow Global Group

Il marchio dei gozzi sorrentini Apreamare resta saldamente in mani italiane. Così come Cose Belle d’Italia, il gruppo che aggrega realtà italiane che rappresentano l’eccellenza del Made in Italy. Il gruppo non è infatti oggetto di acquisizione (così come le altre aziende controllate, tra cui Imbarcazioni d’Italia, licenziataria del marchio Apreamare) da parte di Arrow Global Group, società quotata sul mercato inglese, che ha concluso un accordo preliminare per l’acquisto del 100% del capitale sociale di Europa Investimenti spa per un valore di 62 milioni di euro. L’operazione sarà completata entro questa estate. Oltre ad Apreamare e a Imbarcazioni d’Italia, nel portafoglio di Cose Belle d’Italia ci sono attualmente Alberto Del Biondi (fashion design), Vismara Marine (imbarcazioni su misura), Fmr (editoria d'arte), Utet Grandi Opere (editoria di pregio), Arte del Libro (legatoria artigianale), Laverda Collezioni (abbigliamento e accessori), Nerocarbonio (design sofisticato), Industria Del Design (design industriale), Antica Tostatura Triestina (caffè), Maestria (design dei luoghi) e Feletti (cioccolato). Al gruppo milanese fa inoltre capo il polo dell'intrattenimento, composto da Amadeus, Il Mondo del Golf Today, Sci-Il Mondo della Neve e La Madia Travelfood.                                                                                                                                                                                                                                                                  

Imbarcazioni d’Italia ed Apreamare non saranno dunque oggetto di acquisizione da parte di Arrow Global Group e rimarranno pertanto in mani italiane. Centosettant’anni di storia del gozzo sorrentino hanno fatto la storia della famiglia Aprea e del gozzo sorrentino. Era infatti il 1849 quando è iniziato il viaggio che ha portato Apreamare a diventare in tutto il mondo l'azienda di riferimento della nautica da diporto per la progettazione e produzione del tipico gozzo sorrentino. Storicamente barca da pesca che ha le sue origini nella tradizione marinara italiana, prima completamente in legno poi in vetroresina per una maggiore leggerezza e facilità di lavorazione, l’imbarcazione è ora chiamata a vivere una nuova era.
A capo di Apreamare c'è Cataldo Aprea, che nel 2015 è uscito dagli anni bui della crisi sposando Cose Belle d'Italia. Il cantiere navale torrese con uno stabilimento anche nelle Marche, ha appena incassato un prezioso premio internazionale. Il nuovo gozzo è stato infatti riconosciuto come Barca dell’anno 2018 nella categoria 25-35 piedi. Il trofeo è stato assegnato all'unanimità da una giuria di esperti in occasione del Boot di Dusseldorf, il più grande salone indoor del mondo, dove era presente il gotha della nautica mondiale. La storia dei cantieri Apreamare inizia con Giovanni Aprea che avvia a Sorrento la sua attività di maestro d’ascia e realizza artigianalmente i primi gozzi da pesca, a remi e a vela, costruiti secondo le linee tipiche dell’imbarcazione sorrentina.
È il nipote Giovanni, negli anni del secondo dopoguerra, ad avere un’intuizione che porta alla prima innovazione tecnologica: l’applicazione di motori di derivazione automobilistica sui gozzi.
La passione per le imbarcazioni diventa una tradizione di famiglia che si tramanda di generazione in generazione e Cataldo, primogenito di Giovanni e attuale amministratore delegato di Imbarcazioni d’Italia, diviene anche lui maestro d’ascia. Nel 1988 Cataldo Aprea fonda, con il costruttore edile Salvatore Pollio, Apreamare S.r.l., arricchendo la storica artigianalità con l’innovazione dei materiali, delle forme e del design, riscuotendo notevole interesse in Italia e all’estero. Nel 2001 azienda viene acquisita dal Gruppo Ferretti che, nei nove anni di gestione, punta sull’internazionalizzazione e sul consolidamento del posizionamento del brand.
Nove anni dopo le famiglie fondatrici, legate alla storia e alla tradizione napoletana della società, ne riprendono il controllo con l’obiettivo di esaltare le caratteristiche originarie e distintive dei prodotti. Tre anni fa invece il un nuovo percorso societario con il Gruppo Cose Belle d’Italia che, attraverso il veicolo Imbarcazioni d’Italia, sottoscrive un contratto pluriennale per l’utilizzo dei marchi Apreamare e Maestro.