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Economia
Il Miracolo prossimo venturo dell'Italia? Passa dalla locomotiva Mezzogiorno.

Trasformare il Mezzogiorno in locomotiva, attraverso la creazione e il collegamento di sei piattaforme: produttiva, logistica, scientifico-tecnologica, finanziario-creditizia, conoscenza e coesione sociale. E’ questo l’obiettivo del Cantiere Mezzogiorno in progress, un documento redatto dall’Osservatorio Banche Imprese (Obi) in collaborazione con l’Allenza istituti meridionalisti. Obiettivo: proporre con spirito critico e pragmatico tematiche di sviluppo integrato di quest’area del Paese affinchè diventi protagonista attivo delle politiche di crescita atraverso sei piattaforme di strategia che “rappresentano il motore per raddrizzarlo”.

Secondo gli autori dell’iniziativa, l’italia ha bisogno di un secondo miracolo per uscire dall’angolo in cui si è cacciata da oltre tre decenni. Con un debito pubblico che viaggia ormai verso il 150-160% del prodotto interno lordo, una disoccupazione strutturale bloccata oltre il 10% che raddoppia al Sud, una caduta del Pil a due cifre per effetto dell’epidemia, un’evasione ed un elusione record, un sommerso diffuso (protetto per i privilegiati ma unico salvagente per gli ultimi e derelitti ), non si va da nessuna parte, se non si ha un’idea di Paese. Serve un miracolo, come nel dopoguerra, ma di natura diversa. Allora fu il Nord a fare il miracolo sia pure con le braccia del sud. Adesso il miracolo lo può fare il Sud. Come? Mettendo in moto le energie trascurate, disperse, mai attivate e trasformando il Mezzogiorno in locomotiva del Paese dove è possibile attivare dai tre ai quattro milioni di posti di lavoro per raggiungere i livelli occupazionali del nord.

La piattaforma produttiva                                                                                                                                            Per innescare il secondo miracolo economico bisogna ripartire dagli investimenti pubblici, dalla riclassificazione delle filiere produttive in una prospettiva in grado di contare su tutta una serie di strumenti, come dalla fiscalità di vantaggio, l’istituzione delle Zes, lo sviluppo dell’agroindustria, la rigenerazione urbane e dei borghi. Il successo della piattaforma produttiva dipenderà molto dal ruolo della pubblica amministrazione che, insieme al mondo produttivo, è fondamentale per rendere concreta la visione del Mezzogiorno come locomotiva del Paese.

Logistica                                                                                                                                                                         E’ la grande scommessa sin qui lasciata scorrere senza alcuna progettualità. Essa va ripresa con determinazione riempiendola di contenuti e scelte progettuali sul versante infrastrutturale, quello materiale delle ferrovie, dei porti, degli aeroporti, della intermodalitá, che immateriale, dai servizi digitali alle dotazioni tecnologiche, fondamentali per attrarre e sviluppare investimenti ed attività produttive, in questa prospettiva, il Digital Divide rappresenta un ostacolo assolutamente da rimuovere. L’importanza di un sistema di piattaforme logistiche è altresì sottolineata dalla necessità di sostenere gli sforzi delle imprese sul versante dell’e-commerce, sempre più determinante     nell’organizzazione aziendale del futuro segnato dalla diffusione degli acquisti sulla rete da parte dei consumatori. istici, tecnologici e digitali, che favoriscano ed incentivino tale riallineamento che deve andare al di là dei confini nazionali.

La piattaforma-scientifico-tecnologica                                                                                                                                 La scelta tecnologica è obbligata ed inevitable. La creazione di un reticolo di parchi tecnologici integrato con le piattaforme logistiche, le università, enti di ricerca e aziende all’avanguardia è fondamentale per una nuova stagione improntata sullo sviluppo.

Piattaforma finanziaria e creditizia.                                                                                                                                         Il sistema creditizio dovrà essere attento alla riqualificazione nonché al rilancio del sistema economico e produttivo. In questo contesto, la più volte evocata Banca del Sud dovrebbe diventare il perno economico a cui far ruotare l’intero sistema creditizio meridionale, mentre le banche popolari e di credito cooperativo sono chiamate ad assumere un ruolo centrale fino a diventare protagoniste dello sviluppo.

Piattaforma della conoscenza.                                                                                                                                    Scuola ed università vanno riorganizzare ed adeguate alle prospettive e alle attese delle nuove generazioni che dovranno essere le protagoniste della trasformazione del Mezzogiorno in locomotiva del Paese.

Coesione sociale                                                                                                                                                        L’emergenza sanitaria ha amplificato i problemi sociali del Paese. Alle vecchie e nuove disuguaglianze di reddito si è aggiunto in questi ultimi mesi il blocco delle attività economiche con il conseguente aggravamento della crisi occupazionale. L’invecchiamento della popolazione, l’emarginazione sociale e l’inattività dei giovani sono inoltre altri fattori a cui si dovrà dare risposta. In questo ambito, oltre a nuove politiche di welfare, assumono grande rilevanza sia l’offerta di servizi alle persone finalizzati a ridurre il disagio sociale, sia sviluppata la sanità territoriale al fine di elevarne la qualità delle prestazioni e ridurre le liste di attesa.

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